00:00 2 Novembre 2010

Troppe chiacchiere: parla il maltempo…

In rete troppe ipotesi sull'evoluzione dell'autunno-inverno confondono le idee al grande pubblico. La realtà è quella del maltempo.


Il Mediterraneo centrale e dunque anche l’Italia potrebbe vivere una nuova pesante situazione depressionaria tra domenica 7 e mercoledì 10 novembre, allorquando una profonda saccatura porterebbe il suo carico di aria fredda tra Francia e Spagna, raggiungendo poi anche l’Italia con le sue precipitazioni.

Nessuno avrebbe scommesso per un’evoluzione simile dell’autunno: tutti davano come certa una maggiore influenza dell’anticiclone, perlomeno sull’ovest del Paese, con conseguenti scarsi fenomeni, così come invece appariva più vulnerabile il versante adriatico.

Si diceva, noi compresi, dell’influenza della Nina sulla forza dell’anticiclone, ma si chiamava anche in causa la positività dei venti nello stratosfera subtropicale nel frenare i movimenti d’aria antizonali, si ipotizzava un vortice polare un po’ più dinamico rispetto agli ultimi tempi, capace di accelerare il getto e di tener così lontane da noi le perturbazioni atlantiche, qualcuno si era detto sicuro che non avremmo vissuto un altro autunno come quello del 2000 o del 2002, cosa che invece si sta in un modo o nell’altro verificando. Ancora non è chiaro come l’indice A.M.O positivo incida veramente in questa situazione.

Insomma troppa carne al fuoco, troppe menti che cercano di assemblare un puzzle atmosferico-oceanico di grande complessità, che sfugge ad un andamento lineare e coerente.

Tutto sembra invece seguire il trend inaugurato nel 2008: poche Azzorre, molte perturbazioni, molta pioggia, molta neve e poca stabilità, in linea con la regia probabilmente più importante, quella solare.   

Prepariamoci dunque a vivere una seconda parte d’autunno scoppiettante, che prima o poi dalla porta del nord Europa ci porterà anche la neve.

Autore : Alessio Grosso