00:00 31 Ottobre 2017

Obiettivo PIOGGIA confermato tra domenica 5 e lunedì 6 novembre, poi…

La PIOGGIA nel primo weekend di novembre ma la circolazione su larga scala a livello sinottico, subirà poche variazioni di rilievo.

L’ultimo capitolo del nostro anticiclone si consumerà proprio in questi giorni, attraverso una modesta onda, assai più debole rispetto a quelle che la hanno preceduta, che occuperà il bacino centrale del Mediterraneo almeno sino a venerdì 3 novembre. A livello sinottico ritroveremo un vecchio cut-off, cioè una circolazione chiusa di bassa pressione, presente soprattutto in quota e non più alimentata dalle masse d’aria fredda provenienti dal Vortice Polare, arenata a largo delle coste del Portogallo per poi essere riagganciata dal flusso della corrente a getto, andando a costituire una saccatura nel bacino centro-occidentale del Mediterraneo.

Il nostro Paese ne verrebbe coinvolto a cavallo tra il weekend (sabato 4, domenica 5) e poi nella prima metà della settimana successiva, anche se probabilmente il giorno più perturbato risulterebbe proprio la festività domenicale, mentre nei giorni successivi i fenomeni tenderebbero a guadagnare in maniera più convincente i settori centrali e meridionali.

Ciò sarebbe dovuto ad un aumento di gradiente sull’oceano Atlantico, quindi vi sarebbe un taglio di rifornimenti d’aria fredda diretti alla nostra esile saccatura, quest’ultima tornerebbe all’aspetto originario, cioè un cut-off che nel corso della prossima settimana risulterebbe collocato sul Mediterraneo centrale, influenzando il tempo del nostro Paese. 

A livello sinottico generale, e quindi osservando il comportamento delle masse d’aria sull’emisfero boreale, vi sarebbero ben poche variazioni significative; continuerebbe ad esservi una sorta di "incomunicabilità" tra la fascia delle medie e delle alte latitudini, quindi un Vortice Polare compatto ed una scarsa propensione dell’atmosfera agli scambi meridiani. La strutturazione di figure depressionarie collocate nella fascia delle medie latitudini, sarà alquanto difficile e la parentesi di instabilità prevista nei prossimi giorni, andrebbe a collocarsi in un panorama atmosferico piatto e scarsamente evolutivo

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Autore : William Demasi