00:00 16 Settembre 2017

MODELLO EUROPEO: rinforza l’anticiclone sull’ovest Europa, ecco le conseguenze sul Mediterraneo

Una figura di ALTA pressione tornerà ad imporsi gradualmente sulla scena atmosferica europea, condizionando il tempo dei settori occidentali. Ecco quali potrebbero essere gli effetti sul tempo del nostro Paese e dell'area mediterranea.

La circolazione atmosferica ritorna a funzionare a "compartimenti stagni", nei quali a ciascun settore d’Europa corrisponderà un tipo diverso di circolazione, settentrionale o meridionale che sia, con carattere di persistenza. Presto riprenderanno i flussi di calore diretti alle latitudini polari e con essi una circolazione che ritornerà ad essere di tipo meridiano e pertanto  condizionata dalla presenza di frequenti anticicloni sui settori occidentali d’Europa.

La terza decade settembrina potrebbe insomma presentare all’appello un pattern atmosferico già manifestatosi nello scorso autunno; le circolazioni instabili di origine oceanica non riusciranno più ad avere la spinta necessaria ad interessare il nostro territorio nazionale, queste ultime resteranno circoscritte all’oceano Atlantico settentrionale ed al loro posto dovremo fare i conti con il rinforzo di una figura altopressoria sbilanciata verso il Regno Unito e l’oceano nord Atlantico.

Gli effetti di tale circolazione sul tempo del nostro Paese sono presto detti; con l’aumentare della pressione su Francia e Penisola Iberica, vi sarà un probabile passaggio di consegne tra la circolazione attuale, che contempla la presenza di venti occidentali o meridionali, con una di tipo nord-orientale.

Ciò potrebbe tradursi in un periodo fresco e secco sulle regioni del nord, mentre potrebbe aprirsi una lunga fase di tempo instabile sulle regioni di Mezzogiorno ed i versanti adriatici. I valori termici risulterebbero in media o leggermente inferiori alla media su tutto il Paese, la ventilazione prevalente di Tramontana o Grecale.

Tra le possibili complicazioni vi potrebbe essere la recisione della radice subtropicale dell’alta pressione sull’Iberia, e la creazione di un "corridoio basso" di correnti perturbate con nuove precipitazioni che potrebbero interessare le regioni del nord. Questa ipotesi rimane comunque di tipo recessivo. 

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Autore : William Demasi