00:00 25 Ottobre 2015

Modello europeo e modello americano tornano a litigare sul tempo previsto per la prima decade novembrina

La linea di tendenza proposta dal centro di calcolo europeo, torna a mettere in evidenza l'esordio di un periodo anticiclonico con target la prima decade di novembre. Completamente diversa la previsione del modello americano. Vediamo nel dettaglio.

Nei prossimi giorni lo stivale italiano verrà coinvolto dal transito di una perturbazione abbastanza vistosa proveniente dall’oceano Atlantico. Il richiamo prefrontale di questa perturbazione si manifesta già in queste ore, veicolando masse d’aria molto tiepide di origine mediterranea sin verso il cuore dell’Europa. Per quanto riguarda il nostro Paese, l’impennata delle temperature verificatasi nelle ultime 24-36 ore è stata piuttosto rilevante e preannuncia l’ingresso della perturbazione che risulterà piuttosto attiva, interessando il nostro stivale tra mercoledì 28 e giovedì 29 ottobre.

La differenza previsionale tra modello europeo e modello americano diventa evidente negli ultimissimi giorni di ottobre, quando una seconda perturbazione tenterà nuovamente un approccio al nostro Paese. Attenendosi alla previsione del centro di calcolo europeo, questo secondo ingresso perturbato andrebbe in frontolisi proprio sul Mediterraneo poco ad ovest dell’Italia. Un rinforzo delle correnti occidentali legate al ricompattamento del Vortice Polare, "spezzerebbe" l’esile legame instaurato tra questa depressione e le grandi circolazioni di bassa pressione alle elevate latitudini settentrionali. Il passo successivo porterebbe un rinforzo delle fasce anticicloniche sull’Europa meridionale e sul Mediterraneo, preludio ad una prima decade novembrina che si consumerebbe senza grandi scossoni.

Completamente diversa la previsione del modello americano: da domenica primo novembre in avanti, un flusso di correnti fresche ed instabili oceaniche, scaverebbero un varco sull’Europa centro-occidentale (golfo di Biscaglia) rinnovando sull’Italia condizioni atmosferiche incerte.

Secondo nostra opinione personale, il sistema perturbato atteso ad inizio novembre, dovrebbe/potrebbe avere abbastanza forza da portare un cambiamento quantomeno sulle regioni settentrionali del nostro Paese e forse sulla Sardegna, nel momento in cui quest’ultimo evolverà in cut-off, senza essere più alimentato da aria fresca oceanica. Per tutte le news seguite i prossimi aggiornamenti.

 

Autore : William Demasi