00:00 29 Giugno 2005

La battaglia contro la siccità si fa difficile

Il caldo non ci tormenterà più in modo così asfissiante nei prossimi giorni ma sul fronte della siccità non si vedono grandi miglioramenti. Un fronte temporalesco dovrebbe riuscire a penetrare da ovest lunedì sera, interessando soprattutto il nord, ma non c'è ancora nulla di certo.

Si vorrebbe che facesse meno caldo, che piovesse in modo moderato per aiutare l’agricoltura ma solo durante la notte per non disturbare i vacanzieri. Ci chiedono di risparmiare energia ma alzi la mano chi ha spento il condizionatore o ha fatto una doccia in meno.

La realtà è quella di una stagione estiva sempre più longeva. Chi se lo ricorda più ormai il freddo alla fine della prima decade di giugno?

Qui, invece di pensare ai record però, bisogna far capire alla gente che non è tanto l’estate a mostrarci un solleone attivissimo, come anche i dati astronomici peraltro confermano, quanto la le altre stagioni che denunciano un preoccupante calo precipitativo, in particolare nel nord, dove rispetto al periodo 50-80 le precipitazioni sono mediamente diminuite di oltre il 30%, un dato allarmante che, se confermato anche nei prossimi anni, proporrà sempre più stagioni estive a rischio siccità. Situazione niente affatto rassicurante anche sulle isole maggiori e sul meridione in genere.

Magari capiterà l’anno fortunato ma il trend non è certamente incoraggiante. Sarebbe tanto bello che ogni fine mese i media riuscissero a fare il punto della quantità di pioggia caduta su ogni regione: così tutti si renderebbero conto di come stanno veramente le cose e di quali prospettive ci aspettano ad ogni stagione estiva.

Una cosa è certa: IL NUMERO DI PERTURBAZIONI IN TRANSITO SULL’ITALIA E’ DIMINUITO, GLI ANTICICLONI SONO SEMPRE PIU PADRONI DELLA SCENA e LA PIOGIA E’ AFFIDATA A DEPRESSIONI SEMPRE MENO FREQUENTI, generate in modo irregolare da scambi di calore spiccatamente meridiani.

Il compianto BERNACCA una volta segnava le perturbazioni, ne passavano anche oltre 20 al mese sull’Europa centrale, sarà pure stato il boom degli anni 60-80, ma in confronto ora questi dati fanno impallidire, anche se negli 30-40 e 50 si visse un periodo di analoga crisi dei sistemi frontali.

Ora cosa dobbiamo aspettarci: ridimensionato il peggioramento di venerdì con fenomeni confinati al Triveneto e all’Emilia-Romagna, qualche grado in meno assicurato dall’aria più fresca al seguito del fronte, un lunedì caldo e poi forse in serata un fronte freddo inserito in una saccatura più importante che riuscirà a penetrare da ovest.

Niente di eccezionale ma sicuramente un segnale di un ridimensionamento degli ardori dell’alta africana, (e meno male) ma anche di un anticiclone delle Azzorre poco propenso a spingersi verso il Mediterraneo ma nemmeno verso il nord Europa (a lanciarci così indirettamente un po’ di fresco).

SINTESI PREVISIONALE sino a MERCOLEDI 6 luglio:
giovedì 30 giugno: soleggiato ovunque, isolati temporali su Alpi ed Appennino nelle ore pomeridiane. Caldo in modesta attenuazione.

venerdì 1° luglio: temporali pomeridiani su Triveneto, est Lombardia, Emilia-Romagna in estensione in nottata al medio Adriatico, sul resto del nord e del centro abbastanza soleggiato ma con calo termico moderato. Al sud soleggiato e caldo.

sabato 2 luglio: al nord soleggiato, temporali pomeridiani su Appennino centrale e meridionale, specie sul versante Adriatico, temperature più gradevoli ovunque.

domenica 3 luglio: tornano sole e caldo ovunque.

lunedì 4 luglio: peggioramento serale al nord-ovest dopo una giornata molto calda.

martedì 5 luglio: tempo instabile con rovesci temporaleschi al nord, qualche rovescio anche sull’Appennino centro-settentrionale, Toacana, Umbria e Marche, altrove abbastanza soleggiato. Temperature in calo al centro-nord.

mercoledì 6 luglio: instabilità generalizzata con qualche temporale pomeridiano, specie al nord, miglioramento verso sera, più fresco ovunque.
Autore : Alessio Grosso