00:00 27 Giugno 2012

Prima metà di luglio: situazione in bilico, ma il caldo africano ha dei punti di vantaggio

Linea di tendenza per la prima metà di luglio.

Tutte le previsioni andranno riviste, adattate e confrontate con la capacità di tenuta, spinta e persistenza dell’anticiclone africano sul nostro Paese. E’ inutile che ci mettiamo qui a discutere ancora una volta sull’assenza ormai cronica dell’anticiclone delle Azzorre, inutile chiamare in causa la vivacità del vortice polare che riesce a rendere orribile il tempo delle Isole Britanniche ma che non incide oltre l’Europa centrale, importante invece ancora una volta rimarcare il ruolo della falla barica quasi all’altezza delle Canarie: sempre più spesso l’aria fresca finisce lì, sempre più spesso il Mediterraneo viene raggiunto da ondate di calore di sponda molto intense e più durature che in passato.

Una situazione che sarebbe stata più normale tra metà e fine luglio, e che invece ora appare un po’ inquietante, perchè forse lo spazio per qualche pioggia o temporale poteva ancora esserci e non solo sulle Alpi, ma anche sul resto del Paese, giusto per non convivere con il "gran secco" troppo a lungo.

Alla luce di quanto esposto è difficile ipotizzare una previsione che vada oltre qualche disturbo per le zone alpine e prealpine e isolati temporali sulle pianure del nord, in un contesto orientato in prevalenza al bel tempo, con l’anticiclone africano sempre in agguato, ma limato quanto basta da correnti occidentali o nord-occidentali sufficientemente tese, e con l’anticiclone delle Azzorre invece sempre di quinta in Atlantico.

In altre parole non si vede alcun vero e pesante disturbo all’estate, e questo non può confortare gli italiani che si trovano o stanno per partire per le vacanze, invece sarà più facile avere problemi dal caldo perchè quella linea di tendenza "media" non convince del tutto nemmeno noi, in quanto l’africano sembra avere molta più facilità nel raggiungere l’Italia rispetto alla grande fatica con la quale l’aria fresca prova di tanto in tanto a sfondare dai valichi alpini.

Lo dicevamo già stamane: manca per definire la situazione "normale", almeno il passaggio di un impulso temporalesco alla settimana sul settentrione e marginalmente in Adriatico, l’estate ha fatto invece d’improvviso sul serio e ora non vuole più mollare l’osso e batte il ferro fintanto che resta…bollente.

RIASSUMENDO:
1-5 luglio: qualche temporale tra il 3 ed il 4 proverà ad attenuare la calura, ridimensionando un po’ i valori, soprattutto al nord.

6-10 luglio: altri tentativi di disturbo potranno intervenire sulle Alpi e poi su Triveneto, Emilia-Romagna e poi medio Adriatico con almeno un passaggio temporalesco e aria più fresca, attendibilità medio-bassa.

11-15 luglio: possibile nuova ondata di caldo ovunque, eventuali disturbi solo sulle Alpi

 

Autore : Alessio Grosso