00:00 18 Maggio 2007

Dubbi linguistici: metereologia è errato! Perchè? Ha nevicato è scorretto! Perchè?

Breve rassegna dei principali dubbi linguistici per gli appassionati del meteo.

Per chi volesse, come fanno gli inglesi, impostare la gran parte delle conversazioni formali sul tempo, la lingua italiana riserva diversi trabocchetti.

Il primo riguarda proprio la scienza di cui si occupa il nostro amato sito ” MeteoLive”, la meteorologia.

Frequentemente si sente anche dire “metereologia”, come pure “metereologo” e “metereologico”.

Qual è la forma corretta ? La più corretta è sicuramente “meteorologia”, “meteorologo” e “meteorologico”, dal momento che questi termini derivano dal greco “meteoros”, con il significato di “celeste, ubicato in cielo, nell’etere”.

Bisogna dire, però, che la versione “metereologo” è più agevole da pronunciare, data la rincorsa che ci induce ad infilare in rapida successione una bella serie di 3 sillabe terminanti in “e”; per questo motivo la versione suddetta (vecchia ormai di secoli e frutto di una deformazione linguistica detta metatesi)è ritenuta meno corretta, ma accettabile, anche da autorevolissime fonti (come il Grande Dizionario della Lingua Italiana della UTET).

Veniamo ora al secondo grande scoglio : ieri “è piovuto” tutto il giorno, oppure “ha piovuto”? Anche in questo caso le fonti si rivelano possibiliste, dichiarando l’ammissibilità di entrambe le forme; tuttavia, per chi ama la nostra lingua almeno quanto ama lo studio degli andamenti climatici, è da preferire sicuramente “è piovuto”.

Il verbo “piovere” (come del resto “nevicare”, “grandinare”, ecc.)è intransitivo, e come i suoi colleghi intransitivi vuole l’ausiliare “essere”, mentre i verbi transitivi utilizzano “avere”.
Quindi sarà meglio dire: “Dato che è nevicato per tutta la notte, non ho proseguito (sottinteso:il viaggio)”, che suona decisamente meglio rispetto a “Dato che ha nevicato tutta la notte non sono proseguito”.

Le condizioni del tempo hanno ispirato grandissimi poeti, ma per conversare sull’argomento non è richiesta la loro maestria: basterà solo rispettare la dignità e l’integrità di questa nostra povera e strapazzatissima lingua italiana che, lei sì, è sempre più esposta alle intemperie.
Autore : Beatrice Pardi