00:00 15 Ottobre 2003

Sicilia, Eolie e coste joniche a rischio nubifragi nelle prossime ore

Due le azioni principali in atto del Mediterraneo. La prima è una vistosa struttura temporalesca in spostamento verso il Basso Tirreno che interesserà molto probabilmente Eolie, Calabria e Cilento; la seconda è una cellula temoralesca sull'Agrigentino, al quale durante le prossime ore faranno séguito altri fenomeni, in special modo sulle coste ioniche di Puglia, Calabria e Basilicata.

Due sono le azioni principali che la macchina depressionaria mediterranea sta mettendo in scena nel Mare Nostrum.

La prima – quella maggiormente visibile – è una struttura temporalesca che sta interessando un tratto di mare non lontano dalle coste nord-occidentali della Sicilia. I fenomeni più intensi si concentrano nella sua parte meridionale, visibilmente riconoscibile per via di una marcata “uncinatura”, a eloquente testimonianza di una flanking-line, una linea di congesti originata dall’aria fredda che scende dalle quote superiori. Tale struttura tenderà nelle prossime ore a traslare verso nord-est, interessando con ogni probabilità parte del Trapanese e del Palermitano, dirigendosi poi su Ustica e Isole Eolie, per poi interessare da vicino Calabria e Cilento.

Nel contempo una seconda struttura temporalesca, ad evidente struttura circolare, sta interessando gran parte dell’Agrigentino, in particolare un esteso tratto di mare tra Licata e Castelvetrano, con piogge anche nell’entroterra.
Sono gli effetti dell’instabilità presente su gran parte del Mediterraneo centro-occidentale, instabilità che anche nelle prossime ore sarà all’origine di fenomeni che potranno interessare Mare Jonio e Golfo di Taranto, con accumuli localmente interessanti. Non mancheranno forti temporali e nubifragi, specialmente su Crotonese, Piana di Metaponto e Salento. Previsti accumuli dell’ordine di 50-60 mm.
Autore : Emanuele Latini