00:00 19 Novembre 2002

Racconto in bianco

Quando la letteratura fa sognare...

Volevamo condividere con i lettori e meteoappassionati nevofili un magnifico brano tratto da un racconto del celeberrimo scrittore francese G. De Maupassant.
Una precisazione: il racconto è ambientato in Normandia, nel nord della Francia.

“L’ inverno, quell’ anno fu terribile: la neve sopraggiunse alla fine di novembre, dopo una settimana di gelo. Si vedevano di lontano i pesanti nuvoloni arrivare dal nord; poi cominciò la bianca discesa dei fiocchi che in una notte seppellirono tutta la pianura.

Le fattorie, isolate in mezzo ai loro cortili quadrati, dietro le cortine dei grandi alberi incipriati di brina, sembravano addormentate sotto il cumulo di quella spuma compatta e leggera…

Non si vedeva altro che il fruscio vago e continuo di tutto quel bianco che cadeva ininterrotto.
Continuò così per otto giorni interi, poi la nevicata cessò; la terra aveva una coltre spessa cinque piedi.

Durante le tre settimane seguenti un cielo chiaro di giorno come un azzurro cristallo, disseminato, la notte, di stelle che sembravano anch’ esse di brina, raggelate nell’ immenso spazio impietoso, si dispiegò sul manto unito, duro, lucente delle nevi.

La pianura, le siepi, gli olmi dei recinti, tutto sembrava morto, ucciso dal freddo. Né uomini, né bestie uscivano dai loro ripari: solo i camini delle capanne incappucciate di bianco rivelavano la vita nascosta, con i loro sottili fili di fumo che salivano dritti nell’ aria gelida…”

Certo, è solo fantasia, anche se non è da escludere che lo scrittore avesse fatto una esperienza assimilabile a quanto poi descrisse.
Ma nulla ci impedisce, per parafrasare Kafka, ‘di sedere alla finestra e di sognarla, quando viene la sera’.

P.S.: Cinque piedi sono circa 1,5 metri!
Autore : Pasquale Straticò