00:00 24 Febbraio 2002

1992 e 1993: due anni terribili per Genova.

Il capoluogo ligure colpito da due eventi alluvionali di eccezionale portata.

27 settembre 1992: dopo una nottata caratterizzata da forte scirocco e afa opprimente, verso le 8 del mattino si avvertono i primi tuoni verso ponente. Nessuno poteva prevedere quello sarebbe successo. In 24 ore sul capoluogo ligure cadono 428,8mm di pioggia con una punta massima di 74,8 mm in un’ora. E’ un disastro: il Bisagno straripa e invade la città. A mezzanotte la zona di Brignole si trova sotto mezzo metro d’acqua. Decine di auto accatastate l’una sopra all’altra. Una famiglia di tre persone viene travolta e uccisa dal torrente Sturla che esce dagli argini. All’indomani la città sembra essere uscita da una guerra. Decine di negozianti ridotti sul lastrico, allagamenti ovunque.

23 settembre 1993: dopo una nottata tranquilla, al mattino dal mare si avvicina un temporale marittimo di eccezionale intensità. Si pensa al solito temporale tardo estivo, ma non è così: una linea di groppi si forma in corrispondenza del Mar Ligure scaricando tutta la sua potenza sulla città. Cadono 351mm in 24 ore con una punta massima di 83,2mm in un’ora. Allagamenti e danni soprattutto nella parte ovest della città: a Voltri il torrente Leira straripa invadendo tutto ciò che incontra. Danni e frane in tutto l’entroterra. A San Carlo di Cese, immediato entroterra di Pegli, una frana isola il paese che rimarrà tagliato fuori dai collegamenti per giorni.
Autore : Paolo Bonino