00:00 3 Febbraio 2023

Importante ONDATA di FREDDO in arrivo: tutte le MAPPE e i risvolti NEVOSI!

Non sarà un'ondata di freddo eccezionale ma risulterà comunque intensa e per alcune regioni ci saranno risvolti perturbati e talora nevosi. Ne avremo per circa una settimana. Ecco tutti i dettagli!

L’ESORDIO dell’episodio invernale
Una colata di aria molto fredda si metterà in moto già nel corso della giornata di sabato 4 febbraio dal nord-est europeo diretta verso Grecia, Turchia, medio e basso Adriatico, mentre al nord-ovest venti di foehn fino a metà giornata faranno pensare che la primavera possa essere dietro l’angolo, un pensiero che verrà soppresso già entro le prime ore di domenica.

NEVICATE di SABATO 4 febbraio
Nevicate potranno registrarsi sui settori alpini di confine sino al mezzogiorno di sabato tra la zona del Gottardo e l’Engadina in Svizzera, l’alta Valtellina in Lombardia, gran parte dell’Alto Adige da Bressanone al confine di Stato, qualche rovescio nevoso sembra possibile anche su Abruzzo e Molise.

FREDDO di DOMENICA 5 febbraio
Domenica 5 febbraio l’aria fredda tenderà a dilagare maggiormente sul territorio arrivando a coinvolgere entro sera tutta la Penisola, specie i versanti adriatici, come vediamo da questa mappa termica offerta dal modello ICON a 1500m, con il grande freddo ancora confinato sui Balcani ma punte già di -6°C sul nostro settore appenninico:

NEVICATE tra DOMENICA SERA 5 e LUNEDI MATTINA 6 febbraio:
Un piccolo vortice freddo valicherà le Alpi tra la serata di domenica e la notte su lunedì portando qualche nevicata passeggera su centro-ovest Alpi, più insistente su ovest Piemonte e bassa Valle d’Aosta con limite della neve in calo sin sotto i 300m nelle prime ore di lunedì e possibile neve su Cuneo, Torino, Biella, Ivrea, in attenuazione entro la prima mattinata, qui una mappa:

NEVICATE tra LUNEDI POMERIGGIO 6 e MARTEDI MATTINA 7 febbraio:
L’accentuazione della ventilazione orientale esalterà l’effetto stau sui rilievi piemontesi e lombardi prealpini, determinando qualche debole nevicata anche nella notte tra lunedì e martedì, una leggera spruzzata, ma da menzionare, così come per lo stesso motivo potranno aversi deboli rovesci di neve nel pomeriggio di lunedì tra Marche, Abruzzo, Molise e Lucania con limite a 200m, più intense su Nebrodi, Madonie e Peloritani sul nord Sicilia oltre i 400m, lo vediamo nella mappa qui sotto:

FREDDO di MARTEDI 7 febbraio:
La massima estensione del freddo e anche i picchi minimi di temperatura si dovrebbero rilevare all’alba di martedì, quando si riscontreranno punte di -11°C lungo la dorsale appenninica a 1500m, -10°C sulla verticale della Valpadana, dove però complice l’effetto stau il cielo non sarà sereno, ma anche se lo fosse la ventilazione da est impedirebbe il deposito del gelo, come avverrà anche su molte altre località di pianura del resto d’Italia esposte al vento. Solo nelle valli riparate e con serenità del cielo potranno toccarsi nei fondovalle punte di freddo molto rilevanti:

FREDDO di MERCOLEDI 8 FEBBRAIO e GIOVEDI 9 FEBBRAIO:
Il freddo più intenso andrà localizzandosi sul settentrione, ancora con termiche prossime a -10, o -11°C a 1500m, come si nota qui sotto, la mappa è prevista per l’alba di giovedì:

ADDOLCIMENTO con DEPRESSIONE in risalita da SUD:
Avrete già notato nella mappa precedente la presenza di un vortice a ridosso della Sicilia e, a sinistra, ve n’è un altro che non scorge all’altezza della Francia sud occidentale.
Entrambi potrebbero lentamente risalire la Penisola determinando l’inserimento dei venti di Scirocco, precipitazioni che già in parte su est Sardegna e Calabria jonica saranno abbondanti e che potrebbero coinvolgere poi gran parte del centro e del sud portando neve sino a 300-500m sui versanti adriatici e infine arrivare a toccare anche il nord entro venerdì 10 o sabato 11, portando neve sino in pianura almeno per qualche ora, ma qui l’attendibilità della previsione cala drasticamente.
Intanto ecco la mappa dei fenomeni prevista per le prime ore di giovedì 9 febbraio:

RIASSUMENDO:
Ci aspetta un periodo di chiaro stampo invernale, lungo il bordo di un anticiclone sempre tenace, "stirato" da una corrente a getto violentissima sul nord Europa che in qualche modo lo sostiene, ma che verrà infilato da est attraverso l’unico pertugio possibile. Il freddo, sarà comunque esaltato dall’effetto WIND-CHILL, cioè dalla presenza di una ventilazione da est abbastanza sostenuta e costante, salvo sulle isole, ove sarà presto sostituito dallo Scirocco.
Non è detto che la neve non riesca a raggiungere le pianure del nord nel corso della settimana, più difficile in questa situazione che coinvolga la Capitale, ma non si può dare nulla per scontato, vedremo il cammino che vorranno percorrere le eventuali depressioni che andranno formandosi dopo l’irruzione. Per ora è tutto.
 

 

 

 

Autore : Alessio Grosso