00:00 6 Novembre 2012

Temperature in continuo saliscendi, ecco i pericoli che corrono le nostre montagne

Neve che cade e che poi fonde rapidamente, oppure manto nevoso che resiste ma che viene aggredito da intenso rialzo delle temperature. Ecco cosa può accadere se ci si trova lungo terreni accidentati o di alta montagna.

La neve ha già fatto la sua comparsa lungo le Alpi, ma quante volte è arrivata, tante se ne poi frettolosamente andata, in particolare alle quote medio-basse. Là dove non ha nevicato, forti piogge hanno dilavato i terreni, che alle quote di media montagna, iniziano già ad essere orfani anche del fogliame deciduo.

Un abbassamento delle quote neve di oltre 1000 metri in pochi giorni, seguito da un pari rialzo nei giorni immediatamente successivi, il tutto ripetuto più volte, non può che creare problemi di stabilità dei terreni, imbevuti da enormi quantità d’acqua. Acqua derivante dalla sommatoria tra neve in fusione e pioggia in caduta libera. Da qui l’eventualità di piene improvvise dei nostri fiumi, segnatamente quelli del nord.

Lungo l’Appennino invece alla poca neve caduta finora, anche se i forti sbalzi termici si sono ugualmente proposti, si sostituiscono terreni appesantiti da precipitazioni intense cadute in breve tempo. Un problema che nella situazione contingente, interessa in modo particolare il comparto ligure e tutto quello tirrenico.

Si tratta di un tipico problema del nostro territorio vero, ma si spera che in futuro si ponga maggiore attenzione nella corretta gestione dei territori montani per scongiurare ad ogni evento il rischio di alluvioni. Purtroppo però per ora si è solo pensato ad aprire gli impianti sciistici alla prima evanescente nevicata. 

Autore : Luca Angelini