00:00 22 Novembre 2001

La depressione d’Islanda si è svegliata

Probabile svolta nel tempo europeo entro la metà della prossima settimana.

L’alta pressione che per oltre due mesi ha stazionato sull’Europa centro-occidentale sembra subire una prima battuta d’arresto almeno in quota. Lo andiamo ormai dicendo da tre giorni e oggi ne siamo ancor più convinti.

Il cedimento si consumerà dapprima in quota nella giornata di martedì 27 sulla Francia con una stretta saccatura che richiamerà tiepidi venti di Libeccio.

Da notare che nel frattempo il nord-ovest si sarà decisamente raffreddato e la nebbia prevista per lunedì potrebbe preparare il terreno a nevicate a quote anche modeste su Piemonte ed ovest Lombardia tra martedì e mercoledì, ma non è questa la cosa più importante e oltretutto si tratta di una semplice ipotesi.

Molto più importante invece sottolineare come questo fronte avanguardista spinga la depressione d’Islanda ad osare di più, mettendo temporaneamente all’angolo l’alta pressione.

Bisognerà capire se quel minimo di 987 mb previsto per la prossima settimana al largo dell’Inghilterra riuscirà a scavarsi un varco ad ampio respiro o troverà nel bordo dell’alta un muro granitico su cui sbattere la testa, con la conseguenza di lanciare fronti a ripetizione nella spirale della velocissima corrente a getto da nord-ovest che non farebbe altro che regalarci un periodo sostanzialmente noioso e mite con perturbazioni che si infrangerebbero in gran parte contro la catena alpina.

La depressione d’Islanda dovrà puntare bene i piedi, costruire delle onde depressionarie sud-occidentali che siano favorevoli alle precipitazioni sull’Italia e alla neve su Alpi e Appennini. Chiaro che il sud-ovest non dovrà trasformarsi in Scirocco con rimonta dell’alta pressione afro-mediterranea. In quel caso saremmo punto a capo, ma almeno un’innaffiata generale con alternanza di onde e fugaci promontori sarebbe augurabile.

E l’anticiclone siberiano che ha messo il naso oltre gli Urali? Al momento la sua presenza sembra assolutamente passare inosservata. Ha piazzato 1040 mb sui Timani e aspetta.

Cosa aspetterà mai? Il passaggio di un bel nucleo di aria fredda in quota naturalmente per gonfiarsi ancora di più, anche se “la Sfera” è molto pessimista riguardo ad una sua presunta ulteriore crescita.
Autore : Alessio Grosso