00:00 28 Febbraio 2018

Perturbazioni in arrivo dall’Atlantico con possibile successivo colpo di coda invernale

Nelle prossime ore un sistema frontale di tipo caldo, abborderà le nostre regioni settentrionali, portandovi nevicate diffuse sino a quote pianeggianti. In seguito si apriranno le cateratte della pioggia ancora sulle regioni del nord e lungo i versanti tirrenici, in attesa di una possibile "sfreddata" sul finire della prima decade marzolina.

Prevista con ampio anticipo, una attiva perturbazione coinvolgerà tra questa notte e la giornata di domani, giovedì primo marzo, le regioni dell’Italia centrale e settentrionale, portandovi precipitazioni diffuse. Queste ultime risulteranno inizialmente quasi ovunque nevose sino a quote pianeggianti, mentre lo sviluppo successivo sarà caratterizzato da un rapido aumento delle temperature pronto a manifestarsi sulle regioni centrali e meridionali, ove la neve verrà sostituita dalla pioggia sino ad alta quota in una manciata d’ore. Nell’ambito del nostro settentrione, l’aria più mite ed umida di derivazione sciroccale sarà costretta a sovrascorrere sopra l’abbondante strato d’aria gelida affluita nei giorni precedenti, dando luogo ad una dinamica di sovrascorrimento con l’arrivo della neve sino a quote pianeggianti. 

Questa perturbazione, oltre a portare la neve a carattere diffuso sulle regioni del nord, funzionerà anche da apripista per gli sviluppi successivi, inaugurando un nuovo tipo di circolazione con predominanza di venti occidentali apportatori di nubi ed instabilità ma questa volta inseriti in un contesto abbastanza temperato. In questo frangente, le maggiori cumulate di pioggia sarebbero concentrate sulle regioni settentrionali ed i versanti tirrenici; su questi settori la prima decade marzolina sarà spesso e volentieri scandita dalla PIOGGIA, mentre lungo i versanti adriatici il contesto risulterebbe più secco. Secondo le attuali proiezioni, questa nuova fase atmosferica dovrebbe traghettarci senza troppi problemi sino al termine della prima decade di marzo. 

In seguito che cosa potrebbe succedere?

Gli sviluppi successivi, almeno dando credito ad alcune soluzioni proposte dai principali centri di calcolo, potrebbero portare ad un colpo di coda dell’inverno nella seconda decade marzolina, attraverso una circolazione di venti freddi nord-orientali. Nei prossimi giorni valuteremo con maggiore dettaglio se vi saranno i presupposti affinchè ciò possa avvenire. 

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Autore : William Demasi