00:00 27 Febbraio 2017

Non si vede più FREDDO all’orizzonte?

Nemmeno in seconda decade del mese si vede una svolta convincente verso un colpo di coda invernale.

Siamo andati a raschiare il fondo del barile, per scoprire se vi fosse qualche novità "nascosta" che non si riuscisse a cogliere nelle emissioni modellistiche ufficiali. Abbiamo trovato ben poco, pochissimo che faccia pensare a qualche colpo di coda invernale di quelli seri durante il mese di marzo.

Certo, nel computo delle 20 emissioni cosiddette perturbatrici, qualcosa di davvero estremo si trova sempre, ma si tratta di configurazioni che difficilmente troveranno spazio nella realtà.

L’unica che potrebbe avere un senso, nell’ottica di un rallentamento fisiologico della corrente a getto, è quella che si prevede per sabato 11 marzo, quando (secondo questa emissione) le correnti potrebbero disporsi da nord e favorire l’inserimento a ridosso dell’Italia di aria artica marittima ed in parte continentale ma con riflessi solo perturbati di stampo tardo autunnale, cioè senza un vero sfondamento nell’area mediterranea.

Per questo ribadiamo che la previsione del NOAA circa un andamento mite del mese di marzo diventa sempre più probabile, anche se non ancora certa al 100%.

Per tutta la prima decade del mese in ogni caso il trend quasi certamente ormai risulterà mite, variabile e a tratti piovoso, nulla di più, nulla di nuovo. 

Autore : Alessio Grosso