00:00 8 Ottobre 2017

NEWS DELLA SERA: il nuovo aggiornamento del modello europeo conferma l’ottobrata in seconda decade

Masse d'aria calde e stabili di origine subtropicale europea andranno a costituire un vistoso anticiclone sull'Europa; ecco COSA dovremo aspettarci nei prossimi giorni, poi uno sguardo anche a lungo termine.

La circolazione generale dell’atmosfera in ambito europeo, vedrà alla luce una maestosa figura di alta pressione che sarà in grado di monopolizzare il tempo previsto nella seconda decade di ottobre. Sarà questa una mensilità contraddistinta da importanti deficit della pioggia che si manifesteranno su quasi tutto il nostro Paese e che saranno conseguenza diretta di una circolazione di tipo zonale (occidentale) che resterà confinata su latitudini assai elevate. A livello sinottico, come già anticipato, ritroveremo un Vortice Polare sulla via di un rapido raffreddamento che brucerà un po’ le tappe prima del tempo, lasciandoci in eredità il famigerato rialzo delle fasce subtropicali, tra cui il nostro anticiclone ne sarà una delle massime manifestazioni.

Il modello europeo identifica l’apice di questa fase altopressoria tra venerdì 13 e martedì 17 ottobre, in questa fase ritroveremo il bacino centrale del Mediterraneo e l’Europa centrale, occupate da una massa d’aria assai stabile.

Avremo ben pochi elementi di spunto da segnalare, ritroveremo un profilo delle temperature che tenderà a riportarsi nuovamente sopra la norma e con esso il rialzo dello zero termico oltre la quota di 3000 metri lungo l’arco alpino, un’altra dura prova da superare per i nostri ghiacciai. Spostando il nostro sguardo alle basse quote, risacche di venti meridionali accumuleranno nubi lungo i versanti sopravvento dell’Appennino, andando ad impegnare i cieli dei versanti medio ed alto tirrenici, senza portare precipitazioni di rilievo. Occasionali nebbie saranno possibili nottetempo ed al primo mattino sulla Valpadana, ove vi saranno accumuli di inquinanti. 

Una parziale attenuazione di questa coriacea struttura viene messa in evidenza dal modello europeo sul finire della seconda decade di ottobre, l’elemento che potrà fornire uno sblocco a questa situazione, potrebbe essere un ribasso di latitudine nel flusso delle correnti occidentali, oppure da un ritorno d’aria più fresca di derivazione continentale (da confermare) 

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Autore : William Demasi