00:00 24 Gennaio 2015

Meteo fine mese: un ramo del VORTICE POLARE affonderà sull’Europa: quali le conseguenze?

Cosa bisogna sapere.

Nelle mappe il "punto di vista" del modello europeo che ipotizza un ingresso del vortice polare molto spettacolare ma solo all’apparenza, il freddo che lo accompagnerà infatti risulterà complessivamente modesto.

Il vortice polare tenderà a dividersi in rami o lingue fredde protese verso sud nel corso dei prossimi giorni: la lingua gelida attesa sugli Stati Uniti farà come sempre impallidire quella europea per intensità e potenza dovuta alla presenza di aria davvero freddissima al suo interno, ma comunque la lingua europea, pur non presentando temperature a 1500m inferiori ai -8°C, limitate peraltro ad alcune zone dell’Europa centrale e alla regione scandinava, potrebbe far parlare di sè anche in Italia. (Tenete presente peraltro che in caso di bassi geopotenziali quei -8 devono essere considerati almeno come -10°C).

La risalita verso nord dell’anticiclone delle Azzorre e l’affondo della lingua fredda contrassegnata da un esteso vortice depressionario saranno comunque un evento spettacolare, che merita di essere vissuto e commentato.

Tutto comincerà da venerdì 30 con il vortice sempre meno sbilanciato verso est e sempre più pronto, stando al modello europeo, a coinvolgere in pieno l’Europa centrale. Il freddo importante al momento sembrerebbe restare oltralpe, coinvolgendo in parte solo il settentrione.

Il modello europeo in particolare, grazie ad una temporanea rotazione delle correnti a nord-ovest per sabato 31, consentirebbe la preparazione di nevicate al settentrione, grazie al foehn. Subito dopo infatti tale modello prevede la rotazione delle correnti a sud ovest e la formazione di un minimo pressorio al suolo sulla Valpadana tra domenica 1 e lunedì 2 con conseguenti possibili nevicate in pianura al nord, specie ad ovest, mentre al centro-sud il freddo faticherebbe a sfondare, rimanendo almeno inizialmente bloccato aldilà delle Alpi.

Logico che di fronte ad un vortice molto profondo, caratterizzato in quota a 5500m da temperature anche prossime ai -38°C, finchè la trottola gira all’impazzata, sarà difficile che la figura depressionaria possa collassare verso sud; è un’operazione che richiede tempo ed anche un alleato, il blocking anticiclonico in Atlantico, senza quello il freddo difficilmente ci potrebbe raggiungere.

Insomma la manovra del vortice polare, pur spettacolare, è ancora tutta da decifrare.
 

Autore : Alessio Grosso