00:00 27 Gennaio 2023

Le ultimissime della sera: ONDATA DI GELO la prima settimana di febbraio, cosa c’è di vero?

Finita un’ondata di freddo, ecco che potrebbe cominciarne subito un’altra e questa volta decisamente più intensa e incisiva per l’Italia. Ci riferiamo precisamente alla presunta ondata di gelo che nel corso della prima settimana di febbraio potrebbe dire la sua tra l’est Europa e il Mediterraneo centrale, come già avevamo visto in questo articolo.

Gli aggiornamenti serali dei modelli matematici perseguono questa linea di tendenza, rimarcando ulteriormente la possibilità di un inizio di febbraio pienamente invernale con tanto freddo e precipitazioni nevose anche a bassa quota. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa potrebbe succedere a grandi linee.

Quando arriverebbe questa ondata di maltempo? Indicativamente potremmo tracciare, come periodo favorevole all’arrivo dell’irruzione fredda, i giorni tra 2 e 5 febbraio.

Quali zone d’Italia verrebbero coinvolte? Col tipo di struttura barica che andrà a prendere forma nei prossimi giorni diventa evidente che le regioni più esposte al freddo sarebbero quelle del medio-basso Adriatico e del sud, mentre il nord ed il medio-alto Tirreno resterebbero ai margini delle eventuali precipitazioni (insomma tempo freddo ma secco).

Ma si realizzerà davvero questa ondata di freddo? E qui veniamo al nodo cruciale della questione! Al momento non vi è alcuna certezza sull’arrivo di questa ondata di gelo sull’Italia. Con altissima probabilità la saccatura fredda riuscirà ad allungarsi dalla Scandinavia sin verso le regioni bagnate dal Mar Nero e i Balcani, ma il coinvolgimento dell’Italia è ancora tutto da verificare.
L’incertezza più grande riguarda l’effettiva espansione dell’anticiclone delle Azzorre sul nord Atlantico e a seguire sulla Norvegia, un movimento determinante per la discesa del freddo intenso (in retrogressione) verso lo Stivale. 

Il modello europeo ECMWF rimarca nuovamente, nel suo aggiornamento serale, la possibilità che il gelo possa affluire nel Mediterraneo dando luogo ad una forte ondata di maltempo invernale. 

Non è dello stesso avviso il modello americano GFS, il quale propone un’anticiclone delle Azzorre meno pimpante in Atlantico che non è in grado di dar la giusta spinta all’aria gelida per scivolare sin sul Mediterraneo. In tal caso l’aria gelida resterebbe in gran parte confinata sull’est Europa, mentre l’Italia si ritroverebbe sotto correnti fredde ma secche. 

Il nodo cruciale da risolvere è proprio questo, ovvero quanto l’anticiclone delle Azzorre riuscirà ad erigersi verso le regioni sub-polari. Anche le medie degli scenari dei rispettivi modelli seguono, a grandi linee, le simulazioni ufficiali.
Questo movimento in Atlantico si realizzerà tra martedì 31 gennaio e mercoledì 1 febbraio, pertanto dovremo ancora attendere alcuni aggiornamenti per capire con più certezze l’evoluzione degli eventi.

Autore : Raffaele Laricchia