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FEBBRAIO: ipotesi interessanti ad inizio mese, irruzione ARTICO-CONTINENTALE verso l'Italia?

In primo piano - 26 Gennaio 2023, ore 23.05

 Mentre vi scriviamo il modello americano GFS sta elaborando una simulazione che merita senza dubbio attenzione, considerando che potrebbe essere quasi sovrapponibile a quella del modello europeo ECMWF di qualche ora fa. Insomma è facile intuire che l'ipotesi riguardo una nuova ondata di freddo, nettamente più intensa rispetto alle ultime arrivate nel Mediterraneo, nel corso della prima settimana di febbraio.

La possibilità di un affondo molto freddo era già stata percepita alcuni giorni fa come risposta ad un netto indebolimento del vortice polare che avrebbe innescato scambi meridiani molto accentuati, i quali sono indispensabili per l'arrivo di grandi masse fredde verso le basse latitudini. La mappa di seguito arriva dal modello europeo ECMWF; molto simile all'americano GFS dopo il 2 febbraio:

In questo caso l'azione fredda sarebbe ad opera di una saccatura artico-continentale proveniente dalla Scandinavia, di matrice nettamente più fredda rispetto alle correnti polari marittime in azione in queste ore sul Mediterraneo.
A sollecitare la discesa d'aria molto fredda dopo il 2 febbraio sarebbe la repentina espansione dell'anticiclone delle Azzorre verso nord, verso l'Islanda e successivamente verso la Norvegia. Questo tassello è fondamentale affinché le correnti fredde del nordest Europa possano scivolare verso i Balcani e successivamente verso l'Italia.

Dunque quanto è probabile questo movimento barico? Non possiamo ancora parlare di elevate probabilità considerando che l'intensità della corrente a getto nel nord Atlantico è di difficilissima lettura oltre i 3 giorni di distanza e pertanto potrebbe essere ancora suscettibile di cambiamenti. Considerando che l'espansione dell'anticiclone verso il nord Atlantico comincerebbe tra 31 gennaio e 1 febbraio (quasi 5 giorni), le possibilità sono ancora piuttosto modeste. Eloquente la mappa dell'incertezza sui geopotenziali, che mostra chiaramente l'elevata incertezza presente sul nord Atlantico, proprio laddove dovrebbe espandersi l'anticiclone delle Azzorre:

In ogni caso entrambi i principali modelli matematici concordano, al momento, sull'arrivo delle correnti fredde artico-continentali attorno al 2 febbraio, giorno della Candelora, ed anche nei giorni successivi. Le regioni adriatiche e quelle del sud sarebbero, con questa particolare situazione barica, le dirette interessate dal freddo e dalle nevicate fino a bassa quota, mentre il nord e dil medio-alto Tirreno osserverebbero giornate fredde ma più stabili. 
Tralasciando la previsione più "specifica" per l'Italia, che lascia il tempo che trova a questa distanza, sarà fondamentale la serie di aggiornamenti delle prossime 48 ore per capire se effettivamente questa irruzione fredda possa realizzarsi e scivolare alle latitudini mediterranee.


Autore : Raffaele Laricchia

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