00:00 1 Febbraio 2023

Aggiornamenti serali: incertezze clamorose tra i principali modelli, chi la spunterà?

 Le corse serali dei centri di calcolo mostrano ancora una volta grandi indecisioni sull’ondata di gelo artico-continentale che la prossima settimana investirà l’Europa orientale e che potrebbe raggiungere anche l’Italia.

Mancano poco più di 4 giorni all’ipotetica ondata di gelo ma i dubbi non scendono, anzi aumentano ancor di più riguardo l’effettiva traiettoria della lingua gelida sul Vecchio Continente. Le differenze principali riguardano il preciso posizionamento della massa d’aria gelida che dovrebbe concretizzarsi tra circa tre giorni: 

– il modello americano GFS propone un nucleo gelido tra l’Ucraina, il mar Nero, la Bulgaria e la Romania, il quale poi riesce ad allungarsi, da martedì 7, sin verso il Mediterraneo grazie alla presenza di una depressione artica che nel frattempo arriverà sulla nostra penisola nel corso di lunedì 6 febbraio. In questo caso l’ondata di gelo investirebbe l’Italia portando freddo intenso, venti forti e nevicate a quote bassissime o in pianura sulle regioni centrali e a sprazzi anche al nord. Il nucleo freddo, infatti, è previsto dal modello americano proprio sulle regioni settentrionali.

– il modello europeo ECMWF propone una soluzione nettamente più orientale che cancella quasi ogni velleità di maltempo invernale per l’Italia, eccezion fatta per le basse temperature che al momento restano, in ogni caso, una certezza.
Nell’aggiornamento serale si nota un nucleo gelido posto nettamente più a sud rispetto a quanto ipotizzato da GFS, che avrà come diretta conseguenza una retrogressione fredda esclusivamente su settori come Grecia e Turchia. 

Anche il modello inglese UKMO propone una tendenza molto simile a ECMWF. Ma dov’è la verità? Ovviamente nessuno, ad ora, detiene tra le mani la certezza su come effettivamente evolverà la prossima settimana. Affidandoci alle medie degli scenari di GFS si nota una nettissima propensione del gelo a valicare i Balcani e ad approdare sullo Stivale, coinvolgendo in modo diretto le regioni del medio-basso Adriatico e del sud. Della stessa linea anche la media degli scenari di ECMWF di questa mattina, concordi per un maggior coinvolgimento delle regioni meridionali italiane. 

Secondo il nostro parere è probabile una via intermedia tra i principali modelli, caratterizzata da un’irruzione molto fredda artico-continentale sulle regioni del medio-basso Adriatico e del sud, come accennato anche dalle medie degli scenari.

Detto questo, saranno determinanti le prossime 24 ore per capire l’esatto posizionamento del nucleo gelido sull’est Europa, ovvero l’oggetto della questione, perché proprio questa massa d’aria gelida sarebbe la responsabile dell’ipotetica ondata di gelo sull’Italia.

Autore : Raffaele Laricchia