00:00 29 Maggio 2015

Coldiretti: in Italia il 70% dei comuni a rischio di dissesto idrogeologico

Drammatico rapporto della Coldiretti.

L’87 per cento del comuni del Piemonte e’ a rischio idrogeologico: 138 sono i comuni a rischio frana, 303 a rischio alluvione e 605 a rischio frane e alluvioni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, nel momento più delicato dell’anno sul nostro Paese, atmosfericamente parlando

La situazione e’ difficile anche in Liguria e in Toscana dove il 98 per cento dei comuni – precisa la Coldiretti – é a rischio frana o alluvioni. I comuni liguri minacciati in una o piu’ parti del loro territorio da frane o alluvioni sono 232 e centomila persone vivono in ‘zone rosse’. La situazione non e’ meno grave in Toscana dove sono 280 i comuni a rischio, ossia il 98 per cento del totale.

Tra i 10 capoluoghi toscani, sette – Firenze, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Prato e Pistoia – presentano addirittura il 100 per 100 delle amministrazioni classificate a rischio.

I forti temporali, soprattutto se si manifestano con precipitazioni intense, rischiano di provocare danni poiche’ i terreni aridi non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento. Una situazione che – sottolinea la Coldiretti – aumenta il pericolo di frane e smottamenti in un territorio a rischio.

In italia 5.581 comuni, il 70 per cento del totale, a rischio idrogeologico, dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamita’.

All’elevato pericolo idrogeologico in Italia non e’ certamente estraneo il fatto che un territorio grande come due volte la regione Lombardia, per un totale di cinque milioni di ettari equivalenti, e’ stato sottratto all’agricoltura che – afferma Coldiretti – interessa oggi una superficie di 12,7 milioni di ettari con una riduzione di quasi il 27 per cento negli ultimi 40 anni.

Il progressivo abbandono del territorio e il rapido processo di urbanizzazione spesso incontrollata non e’ stato accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque ed e’ necessario intervenire per invertire una tendenza che – conclude la Coldiretti – mette a rischio la sicurezza idrogeologica del Paese.

Autore : Report di Alessio Grosso