00:00 17 Giugno 2005

Un temporale vi sorprende durante una gita in montagna: come comportarsi?

Vi diamo qualche consiglio di massima, che dovrebbe aiutarvi a farvi sentire più sicuri.

Durante l’estate esiste quasi sempre il rischio di incappare in un temporale nel bel mezzo della nostra gita in montagna, solitamente nel pomeriggio; per non correre rischi, come dobbiamo comportarci?

Le precauzioni generali sono abbastanza semplici da spiegare: innanzitutto se il cielo è nuvoloso e sentite un tuono, anche se questo è lontano, andate rapidamente a cercare un rifugio (non tanto per l’arrivo pioggia, quanto per i fulmini); infatti in montagna le saette tendono spesso a cadere sul terreno anche al di fuori della nube, specialmente se fino a quel momento non ha piovuto, il terreno è secco e soffia un po’ di vento (condizioni ideali per l’accumulo di carica elettrica al suolo).

Stesso discorso vale se fino a quel momento non avete udito tuoni ma comincia a piovere con gocce piuttosto rade ma di grosse dimensioni (sintomo della presenza di una potenziale nube temporalesca sopra la vostra testa).

Se invece non avete la possibilità di trovare un rifugio immediato dovete innanzitutto allontanarvi da oggetti a punta isolati, come può essere un grosso abete nel bel mezzo di una pista da sci, oppure allontanarvi dalle pareti rocciose (il minerale può contenere metalli, ottimi conduttori di elettricità).

Liberatevi di qualunque oggetto metallico a punta o ingombrante (ad esempio l’ombrello; è sicuramente preferibile farsi una doccia fuori programma che prendersi un fulmine!).
Gli oggetti più piccoli (penne, orologi ecc ecc) conviene invece metterli nelle tasche dei pantaloni o, ancora meglio, nelle tasche dello zaino, per poi poggiare quest’ultimo a terra, sdraiato.

Se non potete risolvere almeno in parte questi problemi, conviene innanzitutto accucciarsi al suolo e prendere una posizione ad “uovo”, in modo da diminuire l’eventuale densità di cariche elettriche sul corpo, ed uniformarla a quella del terreno.

E’ sicuramente vantaggioso spegnere cellulari, radio e qualsiasi supporto meccanico che generi onde elettromagnetiche ad alta frequenza e tensioni elettriche apprezzabili (ad esempio la macchinetta fotografica digitale potrebbe anche rimanere accesa, perché genera tensioni non superiori a qualche Volt); infatti se questi macchinari rimangono accesi in qualche modo si traccia una sorta di “sentiero” preferenziale lungo il quale il fulmine potrebbe scaricarsi.

Con tali precauzioni si dovrebbe essere al sicuro.
Autore : Lorenzo Catania