00:00 19 Gennaio 2005

E se per la fine del mese arrivasse il Burian?

Formuliamo un'ipotesi MOLTO invernale a 8 giorni di distanza con tutti i dubbi del caso ma anche con un pizzico di speranza per chi attende freddo e neve.

Come preannunciato, la perturbazione che ci sta attraversando ha imbiancato il nord fino in pianura e al momento sta portando delle deboli nevicate sull’Emilia-Romagna e a quote collinari su tutto l’Appennino. Un assaggio d’inverno in piena regola dopo i giorni di magra appena trascorsi.
Tra oggi e domani quest’ondata di maltempo lascerà piuttosto rapidamente anche le regioni centrali e meridionali e addirittura al Settentrione si attiveranno delle correnti favoniche che faranno rialzare le temperature.

Dunque è normale che il meteofilo e l’appassionato per antonomasia non si accontentino… Tutti coloro che aspettano la stagione invernale augurandosi che la famigerata quota neve raggiunga il loro luogo di residenza vogliono sapere quando potranno tornare a “sperare”.

Apriamo le nostre carte e per un attimo dimentichiamo una parte della prudenza necessaria nel mestiere del meteorologo. Ignoriamo una prima irruzione fredda che si organizzerà a partire da domenica mirando principalmente alle regioni orientali (di cui parleremo diffusamente nei prossimi articoli) e saltiamo al giorno 27, giovedì prossimo: 8 giorni di distanza, moltissimi, ma da più tempo le ultime elaborazioni aggiungono piccole percentuali di certezza alla realizzazione, in quella data, della regina delle configurazioni invernali per l’Italia.

Sembra infatti che l’alta pressione delle Azzorre voglia andare a far visita alla collega russo-siberiana, passando per Regno Unito e Scandinavia. Questa stretta di mano tra i due colossi si tradurrebbe in una massiccia spallata al gelo artico continentale che punterebbe sparato verso latitudini meridionali, tra cui, Francia, Spagna ma soprattutto Italia.

Se tutto questo venisse confermato, entro venerdì 28 ritroveremmo una freddissima -10° a 1500m su tutto il centro-nord ed una -5° fin sulla Sicilia, senza contare la “sponda” che si verrebbe a creare con il Mediterraneo occidentale e che andrebbe a pescare aria relativamente più umida.

Insomma, un freddo d’altri tempi pronto a tramutarsi in neve fino a bassa quota al sopraggiungere della prima corrente umida.
Ipotesi tutta da valutare e da analizzare nei prossimi giorni ovviamente ma, se non altro, anche chi vive ad esempio a Firenze, Roma o Napoli può sperare di vedere una spolverata bianca sulla propria città. Chi abita in Valpadana intanto si goda la magia di questi momenti…
Autore : Simone Maio