00:00 28 Agosto 2001

La glaciazione del 2030

Siamo nel 2060 e il nostro lettore immagina di raccontare gli avvenimenti meteorologici accaduti 30 anni prima.

Dal mio diario del 4 dicembre 2030:

Stanotte ho spulciato diverse resoconti dal mio diario di 30 anni fa e ho pensato di raccontare qualcosa a proposito di cio’ che ho letto su queste pagine, ai ragazzi che oggi popolano il forum di quello che un tempo veniva chiamato Meteo italia e che nei decenni passati, grazie anche alla preziosa invenzione del traduttore simultaneo internazionale è diventato Meteo Europa, il piu’ importante strumento previsionale meteo di ogni cittadino della Federazione Pan-Euromediterranea.

Credo che questo diario possa insegnare una cosa molto importante a tutti quei milioni di persone che oggi seguono costantemente la meteorologia, cioè che anche quando la maggior parte delle elaborazioni meteoclimatiche prevedono una certa tendenza, non è detto che la realtà rispecchiera’ tali modelli.

Cio’ fu proprio quello che successe 30 anni fa.
Ricordo ancora come se fosse ieri l’inverno 2000/2001;erano i primi di dicembre ed il forum di Meteoitalia era intasato dai pionieri dei siti meteo dell’epoca.Tutti noi eravamo meteodisperati per un autunno da “effetto serra”.

Noi ancora non sapevamo cio’ che stava per succedere sul nostro pianeta e quindi i giorni passavano affogati nella noia e nella disperazione per un clima senza emozioni, aspettando qualcosa che allora sembrava impensabile: la neve.
Sorrido quando penso al tipo di interventi che inondavano il forum:”….ma avete visto,le MRF per i prox giorni prevedono la rimonta della H tropicale sull’Italia…o Dio lo zero termico sulle Alpi è salito a 2000m…in Romagna continua a la siccità”ecc..

Sembrava che quell’inverno sarebbe stato fotocopia del precedente.
I primi ad accorgersi che qualcosa stava cambiando furono proprio i previsori di Meteoitalia; infatti qualche giorno prima di Natale indicarono nei loro modelli un deciso spostamento verso W dell’anticiclone russo siberiano (allora chiamato dai forumisti l’orso),che ormai da mesi, dormiva tranquillamente sulla Russia asiatica.

L’effetto sui ragazzi di allora fu immediato; in poco tempo si passò dal torpore di quei giorni ad una irrefrenabile euforia.
A Natale tutti i siti meteo prevedevano una grossa ondata di freddo in Europa.

Noi ragazzi diventammo febbricitanti,passavamo ore davanti alle MRF(allora scadenti carte previsionali )le AVN le NGP ecc…;le notizie dal fronte russo si facevano sempre piu’ incredibili:se il 28 a Mosca e a S.Pietroburgo si registrarono minime rispettivamente di -15 e -13, il 30 si era già scesi di altri 3°.

Il miracolo avvenne a cavallo di Capodanno quando il maiale(l’antic. delle Azzorre, all’epoca molto attivo in Europa) comincio’ ad espandersi verso E, coricandosi e ruotando con il proprio asse sui paralleli scandinavi,provocando 2 decisive conseguenze:da un lato una forte discesa di aria artica e russa verso l’Europa, dall’altro la sua fusione con il maiale.

I giorni che seguirono restarono scolpiti nei nostri ricordi,non solo per l’imponenza dell’ondata di gelo che investi’ quasi tutta l’Europa(del resto negli anni successivi vi furono inverni anche piu’ freddi),ma soprattutto perchè quell’inverno segno’ una svolta decisiva ad un clima da “effetto serra” che fino a quel momento aveva comandato sul pianeta.Il forum era in delirio, ogni giorno si registravano nuovi record del freddo in tutta Europa compresa l’Italia.

Già i primi di gennaio, dopo imponenti pioggie che investirono molti paesi europei e l’Italia facendo straripare alcuni fiumi come il Reno o l’Adda, l’Europa fu investita da una tremenda ondata di gelo.
In Russia quasi tutti i fiumi e i laghi ghiacciarono, come ghiacciarono diversi chilometri di coste occ. del Mar Nero.
A metà gennaio le min. erano da “Wurm”; si andava dai -40 di Mosca e Varsavia ai -34 di Berlino.

A Londra dove il Tamigi era in piu’ punti gelato la temp. scese a -26, bloccando la metropolitana per il ghiaccio sui binari;a Parigi tra continue e alternate tempeste di neve seguite da gelidi giorni sereni, si scese a -28 e la neve supero’ i 77cm, la Tour Eiffel, dove si bloccarono per il ghiaccio gli ascensori ,sembrava un monumento misteriosamente proiettato in una landa glaciale dell’Antartide;a Madrid dove il cielo restava sereno la max non supero’ mai i -10°, e a Vienna a causa di alcune tempeste di neve che sommersero la città sotto piu’ di un metro di coltre bianca, si blocco’ persino l’amministrazione.

In Italia le cose non andavano meglio;tra i dati da me riportati ricordo(sempre a metà mese) i – 22 di Milano dove il traffico fu sospeso dal comune per i 78cm di neve ;a Genova le arterie principali erano intasate dalla neve, impedendo a chiunque di entrare ed uscire dalla città e quando la temp.non risali’ piu’ sopra i -13 le scuole, gli uffici e le fabbriche vennero chiuse.
Le citta del S erano continuamente investite da bufere di neve.
I giorni passavano ma la situazione si faceva sempre piu’ critica, a fine mese il Parlamento inglese dovette sospendere le sedute per l’impossibilita’ da parte dei deputati di raggiungere la loro sede a causa di un manto nevoso che aveva superato il m di altezza;a Cracovia la min. scese sotto i -44 mentre a Belgrado si toccarono i -40.

In Italia tutti i principali aeroporti restarono chiusi per neve o per ghiaccio,compresi quelli meridionali come P.Raisi a Palermo.
A febbraio la situazione non miglioro’:ad Atene il porto ghiaccio’ completamente, mentre divenne impossibile superare il confine con la Bulgaria e la Macedonia per le continue bufere di neve ; il Mar Nero, per la prima volta nella storia dell’umanita’, non riusci’ piu’ a scaricare le proprie acque nel Mediterraneo a causa del ghiaccio che ostruiva il Bosforo;in Svizzera tutte le città restarono sommerse sotto piu’ di 2m di neve; a Parigi sulla Senna si pattianava cosi’ come sul Tamigi o sul Vistola.

In Italia ghiaccio’ anche l’Arno il Tevere o il Po; a Firenze si supero’ il record di -23 dell’85 e il termometro continuo’ a precipitare fino ai -33;ad Ancona sotto i -22 la neve arrivò fino a 2m,altezza superata addirittura a Ragusa in Sicilia, dove la min. scese fino ai -18, a l’Aquila si toccarono i 3 m, mentre a Bologna la neve alta piu’ di 2,5m ostrui’la ferrovia.

A Torino la Fiat restò bloccata sotto 1,5 di neve e a Cagliari i -13 fecero gelare persino lo Stagno.
A Bari dove ogni comunicazione con l’entroterra fu interrotta ghiacciarono le condutture dell’acqua e a Napoli cosi’ come a Catania l’attività portuale si spense sotto continue tempeste di neve.
In queste ultime 2 città, le min. scesero (grazie anche al manto nevoso che superava i 60 cm) rispettivamente a -15 e -12,mentre a Palermo con 65 cm di neve si toccarono i -9.

A Roma, tutte le attività si bloccarono a causa dei 79cm di neve e le max non superarono per piu’ di 10 giorni di seguito i -6°
La laguna veneta ghiaccio’ completamente permettendo ai veneziani di raggiugere gli isolotti persino a piedi;a Trieste sotto continue bore chiare e scure la temp. scese a -28 e la neve supero’ il m di altezza.

Quell’inverno il gelo termino’ solo i primi di marzo mettendo in ginocchio un continente piu’ preparato ad un clima da “effetto serra” che ad una nuova glaciazione.
In Russia la min. piu’ bassa fu registrata a Smolensk con -61,nel resto d’Europa si toccarono i -53 vicino Bratilava e i -52 a Stoccarda e Budapest.
In particolare in Italia vanno ricordati i -46 di Bolzano e Perugia.

Da allora nulla fu piu’ come prima.
Ogni anno in Europa e nel resto del mondo, si susseguirono estati sempre piu’ fresche e inverni sempre piu’ gelidi.
In un decennio tutti i principali porti del N del Canada,Russia e Scandinavia furono raggiunti dai ghiacci polari;lo stesso accadde all’estremo S dell’Argentina.

I ghiacciai montani di tutto il mondo toccarono e superarono i max raggiunti durante la Piccola Era Glaciale; in Italia molti villaggi sulle Alpi sparirono sotto le lingue glaciali e sugli Appennini ricomparsero ghiacciai scomparsi da secoli.
L’antic.russo divenne una costante del clima dell’Europa orientale e sul “bel paese” la neve divenne un elemento caratteristico dell’inverno, persino sulle città costiere del meridione e delle isole,

Del resto, sul “Cupolone” comincio’ a nevicare sempre piu’ spesso a fine novembre,e in tutte le città italiane da Bologna a Palermo da Napoli a Torino le fuoristrada divennero le auto piu’ comuni.
Anche l’estate in Italia cambio’; se infatti in questa stagione,l’antic. delle Azzorre resto’ un elemento decisivo, sempre piu’ spesso comincio’ ad essere sconfitto da depressioni atlantiche e minimi africani.

Oggi la siccità al S Italia e sulle isole resta solo un brutto ricordo, ad es. sulla Sicilia nel mese meno piovoso (luglio) cadono circa 70mm di pioggia,lo scirocco è diventato un fenomeno molto raro, anche perchè il Sahara grazie allo spostamento verso S delle depressioni atlantiche si è trasformato in una vasta prateria.
Oggi ad es le grandi distese di conifere hanno invaso l’Europa mediterranea.grazie anche alle abbondanti nevicate invernali su queste zone mentre le regioni piu’ sett. della Scandinavia sono ricoperti da perenni ghiacciai.

Oggi gli scienziati sono concordi nell’affermare che questo nuovo velocissimo e repentino raffreddamento del clima, sia stato una conseguenza dell’iquinamento che il sec. scorso aveva provocato un primo e temporaneo riscaldamento del clima.
Ad es. proprio questo riscaldamento del clima e la conseguente evaporazione di grandi quantità d’acqua soprattutto oceanica, avrebbe aumentato notevolmente in tutto il pianeta ,la formazione di sistemi nuvolosi, che hanno fatto successivamente diminuire la temperatura.

Ok ragazzi spero di essere stato abbastanza chiaro, ora pero’ devo chiudere perche’ su Palermo nevica da circa tre ore e se non vado a spalare la neve dal cortile, rischio di non potere uscire la macchina……….
Mi auguro che questo racconto, che non ha ovviamente nulla di scientifico, vi abbia fatto sognare un pochino….
Autore : Grecal