00:00 14 Aprile 2017

ONDATA di FREDDO post pasquale: crescono le possibilità!

Flash informativo straordinario con tutte le ultimissime sull'aggiornamento del modello americano.

Di ondate di freddo tardive ad aprile l’Italia ne ha già vissute tante nel passato; le più intense furono quelli del 1991 e del 2003, ma se ne contano molte altre con fiocchi a quote collinari o persino pianeggianti.

Quella che si prospetta tra la serata di martedì 18 e la giornata di giovedì 21 non sembra certo avere il carattere dell’eccezionalità, anche perché deve trovare ancora l’endorsement, cioè l’appoggio, da parte del modello europeo, che risulta più timido nell’approcciarsi a questo tipo di evoluzione, ma resta comunque notevole visto che si arriva da oltre due mesi con temperature sopra la media termica del periodo.

Inoltre, anche nell’ultima emissione il modello americano ha confermato in pieno questa linea di tendenza votata al ritorno dell’inverno per almeno 72 ore su quasi tutto il Paese e non solo ha rincarato la dose, quasi a voler tirare per il braccio anche il team di MeteoLive, rimasto sino ad ora piuttosto scettico a tal proposito.

Si notano infatti termiche da pieno inverno in quota, una fase di maltempo al nord per martedì sera, intensa sull’Emilia-Romagna con neve in abbassamento sino in collina, ma soprattutto un mercoledì nevoso lungo gran parte della dorsale appenninica del centro sino a quote molto basse con parziale sfondamento dei fenomeni sul versante tirrenico, di solito saltato in questo tipo di configurazioni.

E poi tanto vento, freddo, locali grandinate, mareggiate lungo le coste dell’Adriatico e temperature che scenderebbero sotto la norma.

Si passerà dalle mappe alla realtà? Ne riparliamo a breve nelle prossime rubriche!

Certo l’insistenza del modello deve farci pensare che davvero questa configurazione non sia poi del tutto campata in aria, ma le controanalisi ci aiuteranno a comprendere meglio la situazione.
 

Autore : Alessio Grosso