00:00 12 Dicembre 2017

Meteo feste di Natale: cosa bolle in pentola?

Il vortice polare appare ancora disturbato: in questo modo l'anticiclone non dovrebbe raggiungerci in modo stabile, né importante.

Il tempo dovrebbe migliorare temporaneamente e parzialmente nel corso della prossima settimana (18-23 dicembre), grazie all’espansione verso levante di un cuneo anticiclonico.

Tale cuneo non arriva di sua spontanea volontà, ma è il risultato di un’accelerazione delle correnti zonali a tutte le quote alle alte latitudini.
Tale spinta non risulterà né intensa, né duratura.

Dunque è assai probabile, seppure non ancora certo, che già sotto Natale il tempo possa assumere pieghe diverse da quelle che vediamo rappresentate nelle emissioni di oggi.
Cosa potrebbe succedere rispetto al classico dominio anticiclonico natalizio?

Ce lo dicono le carte relative al nord emisfero!
Guardate ad esempio il modello canadese: prevede per Santo Stefano un vortice polare che rischia quasi una divisione, a seguito della penetrazione dell’anticiclone della California verso lo stretto di Bering e ancora più a nord, quasi a tentare un ponte clamoroso con quello che si scorge sulla Siberia.

Se andasse davvero così, l’anticiclone delle Azzorre non solo si indebolirebbe, ma verrebbe assediato dall’abbassamento del flusso zonale atlantico, che risulterebbe molto ondulato e porterebbe perturbazioni in serie ad attraversare il centro Europa e l’Italia, con un carico sufficiente di freddo da determinare anche nevicate a quote anche basse sui nostri rilievi.

Molto simile anche l’opinione del modello americano, sempre riferito alla media degli scenari e all’emisfero nord: si nota qui però un vortice polare meno attaccato, ma anche un anticiclone delle Azzorre defilato e non in grado di resistere agli affondi delle correnti perturbate atlantiche.

C’è poi da notare che lo stesso modello americano per non scarta del tutto l’opzione di un anticiclone azzorriano in grado di partire per la tangente e di raggiungere la Scandinavia con conseguenze fredde da est per l’Italia proprio per il Natale.

Come vedete dunque, non c’è nulla di sicuro circa l’inserimento dell’anticiclone e soprattutto la paventata persistenza in sede mediterranea per il periodo natalizio.
Il vortice polare, che in questo periodo dovrebbe mostrarsi più compatto e in forma che mai, lancia invece segnali diversi dal solito, sta a noi saperli interpretare.
 

Autore : Alessio Grosso