00:00 3 Febbraio 2014

L’analisi della sera: ecco tutte le novità proposte dal modello inglese

Eccoci in diretta con la redazione per sapere le risultanze dell'ultima uscita serale del modello elaborato dal Centro di Calcolo di Reading. Dall'analisi emergeranno tutte le novità riguardo l'evoluzione più probabile di questa difficile fase meteorologica.

Ecco a voi l’ultima corsa serale del modello inglese ECMWF. Dalle ore 21.00 appariranno via via i commenti e le analisi del nostro previsore di turno riguardo alle mappe più rilevanti e interessanti scelte fra i successivi 10 giorni di previsione. 

 

 


 

ANALISI della situazione attuale: il comparto euro-atlantico è interessato quasi per intero da un vasto e complesso sistema di basse pressioni, alimentato da aria fredda di origine polare. La fascia depressionaria è cinta a meridione da una vivace ondulazione del Getto portante, che scende all’altezza del Mediterraneo centrale fino a 40° di latitudine. Sull’Italia ne deriva il transito sequenziale di diverse perturbazioni atlantiche, le quali si rendono responsabili di diffuse condizioni di maltempo. La stessa Corrente a Getto, inoltrandosi poi all’interno del continente, tenderà a spingere verso est l’alta pressione russa, permettendo l’intrusione dell’aria temperata atlantica fin oltre gli Urali a spazzare quella fredda continentale che per alcune settimane aveva interessato il nord Europa.

 

Inverno sempre alle corde. Dall’ultima analisi del modello inglese viene in buona sostanza confermata la linea dura della pioggia, in perfetta sintonia con una ulteriore fase climatica tipicamente atlantica. In questo periodo dell’anno, come ormai abbiamo capito tutti, un tempo atlantico porta temperature complessivamente tiepide e in prevalenza anche molto umide.

A puro titolo di curiosità vi facciamo notare che, se fossimo in estate, il clima sarebbe invece decisamente più fresco della norma e parimenti molto piovoso. Questa mitezza invernale e frescura estiva sono infatti le caratteristiche climatiche portate dall’oceano, la cui temperatura ha escursioni stagionali molto meno ampie rispetto alle terre emerse.

Ecco perchè si guarda ad est per il freddo invernale, al continente, ovvero al freddo secco. A tal proposito, alcune tracce di quel tipo di freddo torneranno a farsi notare lassù tra Russia e nord della Scandinavia poco prima della metà del mese, a causa di un ritorno di fiama dell’anticiclone russo.

Il resto dell’Europa e l’Italia intanto, rimarranno lontanissimi dal freddo continentale, stante il susseguirsi quasi ininterrotto di correnti temperate atlantiche, spinte dalla Corrente a Getto lanciata a tutta velocità attorno all’emisfero. Da qui sino a giovedì 13 febbraio, giorno ultimo di questa analisi, diverse saranno le perturbazioni che transiteranno sulla nostra Penisola. Le possiamo benissimo contare una ad una:

1) la perturbazione di martedì 4 (in indebolimento)

2) la perturbazione che mercoledì 5 attraverserà tutta l’Italia

3) la perturbazione che venerdì 7 interesserà il centro-nord e sabato 8 il sud

4) la perturbazione che giungerà sabato sera al nord, insistendo domenica 9 su nord e centro, per finire lunedì 10 al sud

5) l’intensa perturbazione che tra mercoledì 12 e giovedì 13 interesserà tutta l’Italia a partire dal nord.

Insomma, come vedete ne avremo ancora da veder passare di acqua sotto i ponti. Facciamo notare il breve miglioramento previsto per giovedì 6, la giornata migliore dell’attuale settimana e quello di martedì 11, la migliore della prossima settimana. Nessun cambiamento sostanziale in vista per il quadro termico, fatta eccezione per qualche refolo freddo che nelle prossime ore (tra martedì 4 e mercoledì 5), farà temporaneamente abbassare di alcune centinaia di metri le quote neve al nord (soprattutto al nord-ovest).

Per il resto la stagione 2013-14 appone la sua firma (quasi) definitiva: sole esclusivamente in cartolina, gran pienone per le nostra falde e abbuffata bianca per i nostri ghiacciai.

 

Autore : Luca Angelini