00:00 31 Gennaio 2012

Pioggia o neve? Arriviamoci prima degli altri…

E' vero che la neve arriva sempre e solo con temperature intorno al zero gradi? E perchè, pur con la stessa temperatura, a volte nevica mentre altre volte piove?

 Ricordate questo articolo, https://www.meteolive.it/news/MeteoLive-school/18/Il-bigino-della-NEVE-segreti-e-curiosita-per-conoscerla-e-prevederla/35963/, dove venivano descritte alcune semplici regolette per prevedere la neve, magari anche sorprendendo amici e colleghi che non l’aspettavano? Bene, allora aggiungiamo altri piccolo segreti in riferimento alla delicata temperatura di passaggio tra pioggia e neve e viceversa.

Osservate bene la figura allegata sotto: la situazione è quella delle ore 12 UTC di martedì 30 novembre 2010 sulla stazione di Milano Linate, ma didatticamente può essere benissimo presa ad esempio del profilo verticale della colonna d’aria su qualsiasi località e periodo. La colonna di sinistra mostra l’andamento verticale della temperatura di bulbo umido (tecnicamente wet bulb), un parametro che indica la miscela di una massa d’aria.
La colonna di destra indica la quota altimetrica. Più l’aria è fredda e asciutta, più la "wet bulb" è bassa. Attenzione: è proprio questa la temperatura che ci indica se cadrà neve (valori di wet bulb al suolo e sopra non superiori a +1°C) o pioggia (valori superiori a +1°C). La temperatura reale dell’aria ha dunque importanza relativa.

Esempio: se il nostro termometro prima dell’arrivo della perturbazione ci segnala una temperatura di +4°C e il tasso di umidità è molto basso possiamo aspettarci la neve. Con l’arrivo delle precipitazioni infatti parte dell’energia contenuta nell’aria verrà utilizzata per la fusione dei fiocchi, il che significherà un calo della temperatura effettiva dell’aria che da +4°C si approssimerà allo 0°C. Come possiamo calcolarlo matematicamente? Proprio analizzando l’andamento della wet bulb lungo tutta la colonna d’aria.

Viceversa se il nostro termometro prima dell’arrivo della perturbazione segna 0°C ma in aria molto umida o addirittura con nebbia, ci dovremo aspettare la pioggia. Questo perchè sicuramente ci troviamo immersi entro un’inversione termica, la quale verrà smantellata all’arrivo della nuvolosità. I fiocchi di neve dunque, cadendo dal cielo, incontreranno uno spesso strato d’aria con wet bulb sopra lo zero e, per questo, avranno già a disposizione tutta l’energia sufficiente per fondere data l’alto tasso di umidità e la temperatura effettiva dell’aria non calerà.

Tornando al nostro grafico: notiamo che in questo caso ci troviamo nell’ipotesi n°1, quella nevosa. Negli strati appena al di sopra del suolo si ha un diaframma di aria molto fredda e asciutta (wet bulb prossima a 0°C). Da qui l’estensione della nevicata anche al suolo non appena inizieranno le precipitazioni, con distruzione della modesta inversione termica rilevata intorno ai 300 metri. E infatti così fu…

Autore : Luca Angelini