00:00 29 Marzo 2017

Ultimissime della sera: uno strappo all’interno del tessuto anticiclonico ma la sostanza non cambia

Con l'inizio del nuovo mese una modesta perturbazione farà breccia sui settori centrali del Mediterraneo; volgendo però la nostra attenzione alla disposizione delle figure bariche sul Mediterraneo, la situazione generale sembra ancora essere governata da imponenti figure di alta pressione. Vediamo nel dettaglio.

Situazione attuale: una splendida giornata di sole praticamente ovunque, l’alta pressione ha garantito sul nostro Paese condizioni atmosferiche STABILI con valori termici SOPRANORMA, soprattutto nelle zone interne, laddove abbiamo avuto picchi sino a +22°C/+24°C. Valori un po’ più freschi lungo le coste, dove l’azione mitigante del mare ha smorzato un po’ il riscaldamento diurno. Valori ovviamente miti anche in quota. Generale assenza di ventilazione.

L’apice dell’alta pressione sull’Italia; ecco COSA dovremo aspettarci tra giovedì 30 e venerdì 31 marzo. 

Poco più di una parentesi che per alcuni settori d’Italia somiglierà quasi ad un anticipo di estate; l’alta pressione prevista nei prossimi due giorni concluderà il mese di marzo sotto condizioni atmosferiche particolarmente stabili. I valori termici potranno portarsi frequentemente al di sopra della soglia dei +20°C, soprattutto nelle zone interne e lontane dall’influenza mitigatrice del mare, un comportamento quest’ultimo che è tipico di una stagione ormai in fase avanzata, nonostante la primavera meteorologica propriamente detta, sia cominciata da poco meno di un mese. 

Da segnalare la nuvolosità che farà capolino da domani, giovedì 30 marzo, lungo la fascia costiera della Liguria e dell’alta Toscana, senza conseguenze significative. Qui le temperature risulteranno anche un po’ più fresche. Valori molto miti anche in quota, con scarsa ventilazione. 

Focus inizio aprile: una perturbazione fa breccia sul bacino centrale del Mediterraneo, ecco le ultime novità. 

Sabato primo aprile una modesta figura depressionaria andrà a scavarsi un varco sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo; un veloce aumento della nuvolosità si verificherà sulle regioni settentrionali, qualche precipitazione sarà possibile sulle regioni occidentali.  Con il rapido sprofondamento della depressione sul basso Mediterraneo (Jonio – Sicilia), il maltempo andrà a concentrarsi sulle regioni di Mezzogiorno, al settentrione subentrerà invece un rapido miglioramento delle condizioni atmosferiche. (domenica 2 – lunedì 3)

LUNGO TERMINE: instabilità o anticiclone? 

Inutile starcela a raccontare, a livello generale circolatorio la nostra atmosfera soffre ormai di un "eccesso" di calore che su carta si manifesta principalmente con un rialzo generale nelle altezze geopotenziali sintomatiche di "caldo" anche in quota e pertanto di figure anticicloniche piuttosto tenaci. 

Non deve stupire più di tanto la difficoltà negli affondi perturbati di raggiungere in modo efficace il bacino del Mediterraneo e la cronica latitanza di precipitazioni in un periodo dove la pioggia diffusa e persistente può essere garantita soltanto dal passaggio di fronti organizzati più che della pura instabilità termoconvettiva che solitamente si manifesta nel periodo tardo primaverile (giugno)

La partita sembra ancora governata dagli anticicloni che, con tutta probabilità, monopolizzeranno il tempo dell’Europa meridionale anche nella prima decade di aprile. Certo non mancheranno gli episodi di instabilità e le precipitazioni ma queste ultime saranno sempre inserite in un contesto effimero e fugace, all’interno di una lunga fase atmosferica assai clemente. 

Seguite gli aggiornamenti su METEOLIVE.IT

Autore : William Demasi