00:00 23 Novembre 2015

Ultimissime della sera: prima l’instabilità, poi nuovamente l’anticiclone?

Nei prossimi giorni lo stivale italiano verrà ancora interessato da una circolazione d'aria instabile che garantirà condizioni atmosferiche incerte se non addirittura perturbate. In seguito appare sempre più probabile un ripristino di condizioni anticicloniche con temperature nuovamente in salita.

Situazione attuale: una giornata caratterizzata dalla costante presenza di nuvolosità irregolare legata ad una circolazione depressionaria che attualmente presenta un perno ad ovest della Corsica. La depressione viene alimentata da un modesto flusso d’aria più fredda di derivazione artica che garantirà nelle prossime ore ancora diversi spunti di instabilità. I valori termici più freddi sono attualmente registrati sulle regioni settentrionali del Paese mentre al centro e soprattutto al sud, sopravvivono ancora temperature un po’ più miti, anche se i valori sopranorma dei giorni scorsi sono ormai spariti ovunque. 

Un breve intermezzo separatorio tra una e l’altra circolazione di bassa pressione, tra giovedì 26 e venerdì 27 nuova, importante fase di maltempo.

Giunge ormai al termine questa prima parentesi di tempo instabile che attualmente ancora interessa vaste zone del nostro paese, concentrando fenomeni un po’ più frequenti al centro ed al sud, ma presenti anche al settentrione, laddove abbiamo avuto rovesci di NEVE sino a quote molto basse. 

Un breve intermezzo di tempo leggermente più stabile tra il pomeriggio di martedì 24 e la mattina di mercoledì 25, poi una nuova, importante fase di MALTEMPO con venti forti e precipitazioni copiose al centro ed al sud. Merito di un vistoso gorgo di bassa pressione, prodotto finale del contrasto diretto tra le tiepide acque del Mediterraneo ed una circolazione d’aria assai più fredda, subentrata sul nostro Paese dopo un periodo molto lungo di valori termici sopra la media. 

Uno sguardo alla circolazione atmosferica generale: si accentua il flusso di correnti zonali sui settori nord atlantici e nord europei. 

Ormai confermato da tutti i centri di calcolo a nostra disposizione, anche l’aggiornamento serale del modello europeo mette in risalto un progressivo rinforzo della tensione zonale sull’oceano Atlantico settentrionale. Ragione di tale rinforzo, un sensibile raffreddamento del Vortice Polare e la sostanziale mancanza di scambi meridiani in grado di disperdere questo freddo verso le medie latitudini dell’emisfero. L’episodio freddo di questi giorni? Nulla più di uno "strappo" inserito in un contesto circolatorio nel quale esiste ancora una scarsa comunicazione tre le fasce atmosferiche polari e subtropicali

Quali conseguenze sul lungo termine?

All’atto pratico, un rinforzo delle correnti occidentali alle elevate latitudini dell’oceano Atlantico e dell’Europa, pone le basi per una nuova, probabile rimonta dell’alta pressione oceanica verso il Mediterraneo con tempi di realizzazione stimati attorno – 7 giorni a partire da oggi. Entro l’esordio della mensilità dicembrina potrebbe quindi essere l’alta pressione la protagonista delle nostre giornate? Al momento l’ipotesi è tutt’altro che trascurabile. 

Seguite i nuovi aggiornamenti. 

Autore : William Demasi