00:00 3 Luglio 2017

Ultimissime della sera: disturbi a lungo termine sulle regioni settentrionali, “fucina” di gran caldo sul Mediterraneo

Condizioni di CALDO torneranno ben presto a mordere lungo il nostro territorio nazionale già a partire da questo mercoledì; tuttavia l'instabilità potrà ancora interessare le regioni dell'Italia settentrionale dalla seconda decade di luglio. Vediamo nel dettaglio la linea di tendenza.

Situazione attuale: giornata di tempo stabile, accompagnata da condizioni di caldo ancora gradevoli su buona parte del nostro territorio, seppur già vi siano stati degli aumenti nelle zone interne e lontane dal mare. L’umidità relativa rimane ancora contenuta su valori accettabili e la visibilità risulta ovunque ancora buona. Sviluppo consueto di addensamenti cumuliformi ad evoluzione pomeridiana lungo la dorsale alpina ed appenninica ma senza fenomeni di rilievo. Ventilazione a regime di brezza lungo le coste. 

Fiammata calda africana: l’Italia tornerà ben presto ad esserne interessata.

Trova conferma dall’ultimissimo aggiornamento del MODELLO EUROPEO, l’entrata in gioco di una vistosa onda anticiclonica dalle chiare origini africane, il bacino centrale del Mediterraneo, la Francia meridionale, l’Italia ed i settori balcanici ne verrebbero interessati in modo deciso. Buona parte della responsabilità su questa nuova escalation delle temperature, sarà da attribuire alla "goccia" d’aria più fresca prevista sprofondare sulla Penisola Iberica; quest’ultima sarà sganciata dal flusso portante della corrente a getto e così non avrà alcun modo di penetrare sul nostro territorio, esaurendo la sua forza in loco, sui settori occidentali del nostro continente. 

Questa sera il modello europeo si spinge anche oltre, ipotizzando un nuovo, intenso picco di calura sul Mediterraneo centrale tra venerdì 7 e soprattutto sabato 8 luglio. Gran parte del nostro Paese tornerebbe ad essere avvolto dall’isoterma +20°C alla quota di 850hpa (circa 1500 metri), al suolo le temperature potranno portarsi oltre la soglia dei +35°C su diverse delle nostre regioni, con picchi sino a +40°C nelle zone interne della Sardegna. Tendenza ad un graduale passaggio di consegne tra caldo secco e caldo afoso, soprattutto in concomitanza del weekend.

Medio e LUNGO termine: ritorna l’instabilità sulle regioni settentrionali ma avremo ancora un gran calore a spasso per il Mediterraneo. 

Volgendo lo sguardo alla seconda decade di luglio, potremo osservare con buona approssimazione, un certo ribasso del flusso di correnti fresche oceaniche verso l’Europa, sino a sfiorare i bacini settentrionali del Mediterraneo. Ne potrebbe derivare una nuova fase di instabilità sulle regioni del nord Italia tra lunedì 10 e martedì 11 luglio, anche se il refrigerio delle temperature risulterebbe modesto. 

Spicca all’occhio la mole enorme d’aria calda con valori termici da capogiro (sino a +27°C alla quota di 850hpa) ipotizzata dal modello europeo vagare senza meta sul Mediterraneo, schiacciata dalle correnti oceaniche quel tanto che basta da impedirne un coinvolgimento diretto del nostro Paese, ad esclusione delle nostre regioni estreme meridionali che potrebbero vivere un periodo di caldo prolungato e molto intenso. 

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi