00:00 18 Marzo 2016

Perché meravigliarsi di una primavera INSTABILE?

Primavera: stagione dei contrasti, degli "amori" e del risveglio...

Arrivederci inverno e benvenuta primavera. Quest’anno la stagione fredda non ha soddisfatto le aspettative su molte regioni, restando complessivamente mite.

Ora si volta pagina. Si guarda avanti verso la nuova stagione, che dal punto di vista meteorologico è entrata il primo di marzo, mentre da quello astronomico partirà all’inizio della settimana prossima.

Il mese di marzo può essere considerato sicuramente come "transizione" tra la stagione invernale che ci lascia e la primavera che incalza sempre più.

Con la parola “primavera” non si intende sempre tempo mite, con qualche nube di passaggio ed un venticello leggero che ci accarezza il volto. La primavera, come tutte le stagioni intermedie, presenta carattere di notevole instabilità e mutevolezza. Ciò scaturisce dal diverso tipo di masse d’aria che spesso si fronteggiano nel Mediterraneo.

Il cambiamento di stagione è percepito da tutte le forme di vita che popolano il nostro territorio, dagli animali alle piante. L’aumento della temperatura, congiunto con il fotoperiodo, ovvero la quantità delle ore di luce che in questo lasso di tempo vanno aumentando, si ripercuote sulla natura che ci circonda e ne determina una sostanziale metamorfosi.

I primi animali che si accorgono dell’arrivo della nuova stagione sono sicuramente gli uccelli. Dopo essere stati “in silenzio” nei mesi invernali, adesso si odono i loro cinguettii al mattino. Per gli uccelli, la primavera è la stagione degli amori e i maschi cercano di attirare l’attenzione delle femmine con il canto.

Nelle ore centrali del giorno, quando il sole concede anche temperature gradevoli, è possibile scorgere addirittura le lucertole, seppure nei luoghi estremamente assolati. Questi animali a sangue freddo hanno bisogno del sole per raggiungere una temperatura corporea idonea a compiere i loro processi vitali.

Verso la fine di marzo, anche gli uccelli migratori cominciano i loro lunghi viaggi, lasciando le terre delle basse latitudini alla volta dell’Europa centrale e settentrionale. Molto spesso si notano stormi di aironi o cicogne che passano in formazione sulle nostre città. La loro direzione è in genere verso nord, guidate da un esemplare che si pone "in testa " alla formazione, un po’ come in una squadriglia di aerei. Fateci caso!

Con l’arrivo dei primi tepori, ecco puntuali gli insetti che, con i loro ronzii, ci accompagneranno anche nelle calde giornate estive. La loro presenza è estremamente importante per l’impollinazione dei fiori. Il polline è contenuto sugli stami, che rappresentano l’apparato maschile floreale; alcuni tipi di pollini possiedono addirittura uncini, in grado di rimanere attaccati al corpo dell’insetto per essere trasportati su un altro fiore.

La penetrazione del polline nell’apparato floreale femminile ( gineceo) ne determina la fecondazione. Il tipo di impollinazione in questione è chiamata entomofila, ad opera quindi degli insetti. E’ sicuramente più efficace dell’impollinazione anemofila, più casuale e dovuta al vento.

…E come poter dimenticare le gemme, che lentamente iniziano a fare capolino sugli alberi. Essi non mettono le foglie tutti nello stesso periodo: i faggi le mettono prima dei castagni, anche se sui pendii montuosi al di sopra dei 1000 metri di altezza è possibile vedere faggi ancora spogli alla metà del mese di aprile, a causa delle condizioni climatiche non proprio ottimali.

Importante, nel periodo primaverile, è sicuramente la pioggia. Quest’anno non ne abbiamo avuta molta nel periodo invernale e per molte regioni italiane la primavera rappresenta la stagione più piovosa dell’anno dopo l’autunno.

Ecco la primavera, la stagione del risveglio anche per noi uomini. Nella frenesia della vita quotidiana, fermiamoci ogni tanto a cogliere gli aspetti naturalistici di questa magnifica stagione, può essere un modo per ritrovare maggiore serenità ed amare di più la vita.

Autore : Paolo Bonino