00:00 21 Giugno 2007

News dallo spazio: Nel 2012 intenso picco di attività solare!

Secondo una simulazione basata su modelli matematici e calcoli del moto dei fluidi interni della nostra Stella, giungono ulteriori conferme sulla possibilità che il prossimo ciclo possa risultare piuttosto intenso, con un notevole incremento di macchie solari rispetto all'ultimo picco di massima attività.

Il 2012 sarà l’anno delle tempeste solari, almeno secondo una simulazione al computer condotta da Mausumi Dikpati, Peter Gilman e Giuliana de Toma del National Center for Atmospheric Research (NCAR) di Boulder in Colorado. Lo studio presentato da pochi giorni alla stampa, sta per essere pubblicato nella versione integrale sulla rivista “Geophysical Research Letters”.

Lo studio suggerisce come il prossimo ciclo delle macchie solari, responsabili fra l’altro delle tempeste solari, possa essere più forte del precedente di circa il 30-50%. I dati potrebbero essere molto utili, consentendo di porre in essere attività volte a prevenire i danni delle tempeste magnetiche, in particolare quelli ai satelliti, alle linee energetiche e ai sistemi di comunicazione.
Provato sugli ultimi otto cicli di macchie solari, la simulazione ha ottenuto un successo del 98%, dimostrando quindi di essere notevolmente affidabile.

Il Sole come è ormai noto, attraversa un ciclo che dura approssimativamente 11 anni, da un momento di massimo nell’attività solare a uno di quiete. La simulazione indica che l’evoluzione delle macchie solari è causata da una corrente di plasma che circola tra l’equatore del Sole e i poli in un periodo che varia tra i 17 e i 22 anni.

Il prossimo ciclo solare dovrebbe produrre macchie solari su un’area un po’ più grande del 2,5% della superficie visibile del Sole e dovrebbe iniziare all’inizio del 2008, cioè tra i 6 e i 12 mesi più tardi rispetto all’inizio di un ciclo normale. Il punto massimo dell’attività solare dovrebbe essere raggiunto appunto nel 2012 con possibili conseguenze sull’andamento climatico globale. Infatti potremo assistere a piccole variazioni nella “costante solare”, cioè quantità di radiazione solare in arrivo sulla Terra, misurata sulla superficie superiore dell’atmosfera terrestre su di un piano perpendicolare ai raggi. Considerando l’intera superficie sferica del
Pianeta, l’energia luminosa arriva sulla Terra con una potenza complessiva di 174 milioni di gigawatt. Dalla superficie superiore dell’atmosfera al suolo la potenza dell’energia solare in arrivo sul pianeta si riduce a 78 milioni di gigawatt per effetto dell’assorbimento e rifrazione dell’aria e delle nubi.

L’aumento dell’attività della nostra Stella potrebbe quindi portare ad un surplus energetico atmosferico con conseguenze ancora tutte
da valutare.
Autore : Luca Savorani