00:00 22 Novembre 2017

MODELLO EUROPEO: l’anticiclone lascia il posto all’instabilità artica

Ultima settimana di novembre sotto condizioni atmosferiche INCERTE. In sintesi ecco cosa dovremo aspettarci

Superate le giornate di clima mite che ci attendono nell’immediato futuro, l’arrivo del prossimo weekend sancirá l’esordio di una circolazione atmosferica lungo i binari di una ritrovata meridianizzazione. Una potente onda anticiclonica sarà proiettata verso le alte latitudini dell’oceano Atlantico sino alla regione polare, una vasta onda di Rossby terrá sotto scacco il tempo d’Europa con alcuni giorni di instabilità.

La prima perturbazione è bene inquadrata dal modello europeo a cavallo tra domenica 26 e lunedì 27 novembre; porterà precipitazioni sparse sulle regioni dell’Italia settentrionale e sulle centrali tirrenche, poi un calo della temperatura lunedì 27 proprio a partire dal nord. 

L’evoluzione successiva ancor più interessante, porterebbe al consolidarsi della sopraccitata onda di Rossby sul Mediterraneo; un aumento ulteriore delle altezze geopotenziali sul nord Atlantico ed un calo dalla Penisola Scandinava all’Europa centrale, completerebbero un quadro di instabilità invernale sull’Europa.

All’interno di questo ambiente instabile troverebbe rifugio un "pacchetto" d’aria fredda groelandese che andrebbe a costituire una nuova insidia sul tempo previsto sul Mediterraneo tra martedì 28 e giovedì 30 novembre. Una circolazione ciclonica associata ad una perturbazione organizzata, potrebbe colpire dapprima l’Europa nord-occidentale per poi soffermarsi sul bacino centrale del Mediterraneo e pertanto anche sul nostro Paese. 

A seconda della posizione acquistata dal minimo, vi potrebbero essere i presupposti per l’arrivo della NEVE a bassa quota sulle regioni del nord, precipitazioni abbondanti al centro ed al sud.

Lungo termine, primi di dicembre: cosa potrebbe accadere? 

Estremamente difficile tracciare una linea di tendenza OLTRE i 7 giorni di distanza, per la prima decade dicembrina alcune proiezioni mettono in luce un rinforzo di gradiente alle elevate latitudini con una circolazione nuovamente più stabile sul Mediterraneo. 

Saranno logicamente necessarie altre numerose conferme. 

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Autore : William Demasi