00:00 10 Marzo 2016

LUNGO TERMINE: come potrebbe svolgersi il “film” meteorologico secondo il modello americano…

Analizziamo la media degli scenari durante tre periodi cruciali...

Primavera: stagione di contrasti difficilmente prevedibili e localizzabili, scaturiti spesso dall’incontro di masse d’aria di diversa origine nel bacino del Mediterraneo.

Tra marzo e aprile, in genere, tali contrasti rendono il quadro previsionale complesso anche a poche ore di distanza; di conseguenza la cautela è sempre d’obbligo in questo periodo dell’anno.

Un grosso aiuto per districare la matassa previsionale ci arriva dalla media degli scenari che viene imbastita da un modello, ovvero l’insieme di tutte le corse emesse dal modello medesimo, compresa ovviamente la corsa ufficiale.

Questa mattina analizziamo la media degli scenari imbastita dal modello americano durante tre momenti "strategici" di questo marzo certamente poco votato alla stabilità.

La prima cartina ci mostra la media degli scenari valida per la giornata di martedì 15 marzo. Si è fatto un gran parlare negli ultimi giorni circa una retrogressione continentale foriera di aria fredda che potrebbe colpire l’Italia a metà della prossima settimana.

La media degli scenari del modello di oltre oceano semplifica un po’ le cose e la riduce ad un veloce passaggio freddo, ma senza troppe velleità precipitative e termometriche sul nostro Paese.

Il calo termico indotto da correnti di matrice orientale potrebbe essere seguito, attorno al giorno 20, da una rimonta dell’alta pressione sul Mediterraneo, stante il temporaneo "arenamento" di una depressione sul Vicino Atlantico (seconda figura a lato).

Il tempo, di conseguenza, dovrebbe migliorare e garantire anche un certo recupero delle temperature che si porteranno su standard tipicamente primaverili.

 

Se con un balzo virtuale ci proiettiamo a venerdì 25 marzo, la media degli scenari opta per un ritorno a correnti miti e umide di matrice atlantica sull’Italia.

In altre parole, tornerebbero le perturbazioni da ovest con piogge sulle pianure e neve sui rilievi alpini e dell’Appennino settentrionale…beh, la primavera è anche questa.

RIASSUMENDO: la tesi del modello americano imbastita oggi è la seguente: 1) rientro freddo da est tra il 15 e il 16; 2) rimonta anticiclonica attorno al giorno 20; 3) successivo ritorno delle correnti atlantiche con nubi, piogge e nevicate sui rilievi in un contesto abbastanza mite.

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Autore : Paolo Bonino