00:00 7 Novembre 2016

LUNGO TERMINE: braccio di ferro tra mitezza atlantica e freddo continentale?

Analizziamo assieme quelle che sono le previsioni serali del modello americano e della controparte europea su questo mese di novembre. Facciamo il punto della situazione sull'avanzamento stagionale e sui protagonisti del tempo nel terzo ed ultimo mese di autunno meteorologico.

Situazione attuale: una attiva circolazione di BASSA pressione influenza il tempo del nostro Paese portandovi quest’oggi instabilità e temporali che interessano soprattutto le regioni dell’Italia meridionale e le due isole maggiori. Al nord subentrano ampie schiarite in un contesto termico frizzante soprattutto al mattino e durante le ore notturne, laddove le inversioni termiche con valori vicini allo zero si sono manifestate con generosità. Circolazione dei venti ancora attiva su tutto il Paese, valori termici in generale calo, mari mossi. 

BREVE TERMINE: il maltempo si accanisce al sud, ampie schiarite ma un clima più fresco al nord.

Confermato ormai da diversi aggiornamenti il proseguimento di una fase instabile abbastanza lunga che nei prossimi giorni riguarderà soprattutto le regioni dell’Italia meridionale, laddove prevediamo il passaggio di almeno due distinti sistemi perturbati. Il primo atteso domani, martedì 8 novembre, il secondo venerdì 11. Previsti in questa sede delle ulteriori manifestazioni temporalesche con qualche fenomeno di forte intensità da non escludere.

Maggiori schiarite al nord, stante una ventilazione prevalentemente settentrionale.

Valori termici in generale flessione ma senza picchi esagerati di freddo. 

MEDIO e LUNGO TERMINE: i protagonisti del tempo atmosferico europeo, dinamiche e prospettive.

Nei prossimi giorni il nostro Vortice Polare tenterà in ogni modo di ripristinare una circolazione atmosferica di stampo zonale sull’Europa, senza che tale processo possa avere una vita facile come invece accadde lo scorso inverno. Quest’anno i flussi di calore sembrano infatti assai più attivi, garantendo il mantenimento di una circolazione disturbata con numerosi episodi di MALTEMPO rivolti alla fascia delle medie latitudini.

In questo scenario già compromesso, va ad inserirsi un raffreddamento importante delle lande euroasiatiche.Tale raffreddamento viene questa sera messo in evidenza dalla previsione del modello americano, attraverso la formazione di quello che appare come un vero e proprio embrione dell’anticiclone termico disteso lungo le sconfinate steppe della Russia e della Siberia.

Ebbene come dice la parola stessa, tale anticiclone non è formato da masse d’aria tiepida e mite bensì dall’accumulo di gelo nei bassi strati dell’atmosfera. Su tali settori, il raffreddamento è agevolato dalle nevicate precoci dell’autunno e dal mancato contributo d’aria mite oceanica diretta al cuore del continente. 

Ebbene proprio quest’aria molto mite veicolata dalla circolazione oceanica zonale e dalla distensione dell’anticiclone delle Azzorre, la ritroviamo anche quest’anno lì in bella mostra, a due passi dal nostro continente; vorrebbe entrare e cancellare gli scenari di freddo dall’Europa ma per adesso i modelli non mettono in luce un epilogo di questo genere. La partita rimane ancora ben aperta. 

In sintesi cosa dovremo aspettarci in italia ed in Europa nel corso di questo mese di novembre?

Con buona probabilità un raffreddamento ulteriore delle temperature su Scandinavia e sulla Russia ma anche diversi tentativi di sfondamento delle correnti miti oceaniche verso le aree più interne del nostro continente.

Sull’area mediterranea e sul nostro Paese ancora note d’instabilità soprattutto al Mezzogiorno, belle giornate di sole faranno capolino specie al nord e sull’alto Tirreno. 

Seguite gli aggiornamenti.

Autore : William Demasi