00:00 18 Novembre 2013

L’inverno da ovest è un imbroglio a novembre

Se l'aria fredda entra da nord o da est siamo sicuri che un raffreddamento importante interverrà sicuramente, da ovest l'irruzione deve risultare massiccia per portare davvero freddo e neve.

L’aria fredda che irrompe da ovest a fine novembre in una carta prevista tra 4-5 giorni non dà garanzie di una vera invernata. Innanzitutto perchè dovrebbe compiere un giro stretto sul ligure, classico libeccio freddo da sud ovest, per non perdere le sue vere caratteristiche di massa d’aria fredda di origine artica.

Se infatti il giro diventa più largo, e l’irruzione non è massiccia, il freddo si perde per strada con il passare dei giorni, perchè la massa fredda si troverebbe a dover raffreddare prima tratti di territorio più miti arrivando a noi smorzata. Dunque avvicinandoci all’evento le carte inevitabilmente si troverebbero a ridimensionare l’entità dell’irruzione, limando costantemente le termiche.

Non sarebbe un problema invece se l’aria fredda impattasse nettamente contro le Alpi inducendo il favonio. L’aria fredda, pur filtrata dalle Alpi, arriverebbe comunque sottoforma di vento da nord secco, ideale per preparare il terreno a successive nevicate di addolcimento sul settentrione.

In altre parole è molto più facile assistere a nevicate in pianura al nord con un episodio da addolcimento, che aspettare l’intervento del libeccio freddo, specie quando la differenza non la fa un grado in meno di temperatura ma 7 o 8°C.

Se invece l’irruzione da ovest si verifica nel cuore della stagione invernale con termiche in partenza decisamente più basse, la Rodanata può portare la neve facilmente a bassa quota anche al centro, ma stiamo parlando di un’altra storia. 

Dunque non fidatevi: il freddo da ovest a novembre difficilmente porta neve sulle pianure.

Autore : Alessio Grosso