00:00 8 Ottobre 2012

L’inquinamento? Frenerebbe le piogge monsoniche

Lo afferma un recente studio condotto in India, dove all'incremento dell'attività industriale è andato affiancandosi una diminuzione complessiva delle piogge monsoniche. In realtà i fattori che influenzano le piogge monsoniche potrebbero essere legati alle oscillazioni di temperature lungo l'oceano Indiano.

 Piogge monsoniche e inquinamento atmosferico andrebbero a braccetto ma sarebbero inversamente proporzionali. Lo afferma uno studio secondo il quale una atmosfera carica di polveri sottili ma anche di aerosol naturali, come salsedine e cenere vulcanica, frenerebbe l’irruenza dei Monsoni.

Le rilevazioni alla base della ricerca sono state condotte in India dove nell’ultimo cinquentennio la piovosità monsonica risulta alterata con accumuli complessivi in deciso calo.

Non mancano però alcune perplessità, in particolare per quanto concerne la microfisica di nubi e precipitazioni le quali, al contrario, trovano un terreno di coltura migliore in una atmosfera carica di particelle, dato che queste ultime fungono da importanti nuclei di condensazione e di congelamento. L’alterato regime dei Monsoni, a nostro parere, sarebbe invece da ascrivere ad una mutata circolazione generale dell’atmosfera, che potrebbe trarre la propria origine in una oscillazione multidecennale dell’indice oceanico IOD.

Quest’ultimo infatti regola la presenza di un dipolo termico sulle acque dell’oceano Indiano, fornitore primario dell’umidità che poi genera le piogge monsoniche in India e funziona come descritto nelle figure.

Autore : Luca Angelini