00:00 29 Aprile 2014

L’Artico fonde: che ripercussioni ci sono e ci saranno in Europa?

Pensare che l'artico possa favorire paradossalmente un raffreddamento del clima europeo resta solo un'ipotesi come tante.

La fusione dei ghiacci artici preoccupa non poco gli scienziati. Insieme all’area mediterranea la zona del Polo Nord rimane una tra quelle che risente maggiormente del riscaldamento globale in atto sul Pianeta, ma le conseguenze della diminuzione dell’estensione dei ghiacci in sede polare non ha ripercussioni certe sul clima europeo, nè tantomeno si può affermare con certezza che il cambiamento climatico influisca sulla frequenza degli eventi meteorologici estremi, sia che si riferisca alla siccità che alle inondazioni.

Negli ultimi 14 anni, cioè dall’inizio del nuovo secolo, si è osservata una frequenza di inverni un po’ più freddi del normale sul Continente europeo, ma quelli miti hanno fatto registrare valori tra i più alti in assoluto mai registrati.

Insomma, se la fusione dell’artico avrebbe dovuto inceppare costantemente la corrente a detto, innescando solo scambi di calore lungo i meridiani ed annullando i moti zonali, l’inverno 2013-2014 ha smentito categoricamente questa ipotesi, proponendo una corrente a getto sparata, con una tale costanza da lasciare attoniti gli stessi scienziati.

Dunque pensare che l’artico possa favorire paradossalmente un raffreddamento del clima europeo resta solo un’ipotesi come tante, perchè troppe sono le variabili contingenti che determinano variazioni significative nello stato del tempo durante ogni singola stagionale, ivi compresa, qualora risultasse forte, anche l’oscillazione delle temperature superficiale delle acque del Pacifico (ENSO).

La fusione dei ghiacci artici oltretutto non è legato unicamente alla temperatura dell’aria ma è frutto della variazione delle correnti marine ed anche probabilmente dalla presenza di vulcani sottomarini attivi nella zona.

La fusione dei ghiacci groenlandesi immetterebbe oltretutto in aria molta acqua dolce che congelerebbe localmente ad una temperatura più alta rispetto a quella marina, dunque la situazione è tutta da verificare.

In definitiva se il ghiaccio dovesse fondersi a livello da record o scomparire del tutto non è affatto detto che l’Europa vada arrosto o sperimenti paradossalmente inverni gelidi da record.

Consulta qui le mappe relative agli indici teleconnettivi: https://www.meteolive.it/speciali/GRAFICI/57/indici-teleconnettivi-teleconnessioni/42722/

Autore : Alessio Grosso