00:00 17 Gennaio 2019

Il NEVONE del 26-27 gennaio 2006 nel nord Italia

Dalle pagine di MeteoLive di quei giorni...Un cult!

Lo Scirocco è famoso per portare nevicate abbondanti in Valpadana ma anche per rimangiarsele in tempi più o meno brevi.

Così è stato anche questa volta ma con un’aggravante in più: il cuscino freddo da erodere è risultato più tenace e massiccio rispetto a tanti eventi degli ultimi anni e la neve è caduta per molte ore ininterrottamente su Lombardia, Liguria, Trentino, gran parte del Piemonte e dell’Emilia.

Ma andiamo con ordine: tutto comincia con una moderata ondata di freddo che se solo avesse spinto un po’ di più sull’acceleratore avrebbe favorito poi un’ulteriore resistenza della precipitazione nevosa, così non è stato ma il nord non può certo lamentarsi.

Nella notte su giovedì 26 un vortice freddo attraversa l’Europa centrale puntando sulla Francia, sfiorando le nostre regioni settentrionali e contribuendo ad abbassare ancor più i valori termici in quota.

Contemporaneamente la sua penetrazione verso SW favorisce un richiamo di correnti miti prima di Libeccio e poi di Scirocco sul settentrione.
Da qui le nevicate abbondanti sull’Emilia di giovedì, i primi fiocchi anche sulla Lombardia centro-meridionale e la Liguria con temperature in media di -1°C.

A Milano la neve comincia a cadere leggera nella prima mattinata di giovedì ma gli accumuli cambiano notevolmente da quartiere a quartiere.

Si parte con un valore di -1.0°C in città e si scende come sempre avviene all’inizio sino a -1.8°C, cioè di quasi un grado sino a saturazione della colonna d’aria inizialmente secca. La neve dal mezzogiorno attacca in modo assai convincente anche sulle strade delle vie meno trafficate.

A sera si contano già una decina di centimetri ma la precipitazione cala di intensità, sempre forte la nevicata in Emilia esclusa Bologna, nevica in modo importante anche sull’est del Piemonte, primi centimetri anche a Trento, 4 fiocchi a Bolzano.

La temperatura nella serata di giovedì però comincia lentamente a salire nel Milanese, ogni ora un decimo di grado ma lo Scirocco non riesce ancora a sfondare e il vento si mantiene calmo in pianura fino a Verona dove invece è moderato da ENE ma con pescaggio già sciroccale e con temperatura in netto rialzo, neve bagnata, poi pioggia.

Nella mattinata di venerdì 27 l’apoteosi su Liguria, ovest Lombardia, Trentino ed est Piemonte, le correnti girano a Scirocco, piove sul Veneto in pianura, la pioggia entra lentamente anche su est Lombardia, smette di nevicare in Emilia, a Milano i centimetri diventano gradualmente 30, poi 40 e si sale sino a 47 in una delle nostre stazioni.

Nevica fortissimo a Trento, ad Asiago sulle Prealpi venete si arriva al metro, a Folgaria si finirà con ben 160cm di accumulo.
A Bolzano cadono circa 2 cm di neve bagnata nella notte su sabato.
Nevica moltissimo in Canton Ticino.

A Milano l’intensità della nevicata è notevole pur con qualche lieve attenuazione e persiste sino alle 23. In mattinata proprio la forza dei rovesci ha il merito di abbassare di mezzo grado la temperatura, mantenendo intatta l’isotermia nella quota critica, poi dalle 20 il termometro sale inesorabilmente.

Una pioviggine leggera accompagna lo sgocciolio delle grondaie.
Sabato mattina il risveglio milanese è sotto un cielo plumbeo ma asciutto.
Percorrendo l’autostrada verso Verona si nota il progressivo assottigliamento del manto nevoso da Brescia verso est.

La deviazione verso la Val d’Adige ci consente di ammirare uno straordinario spettacolo bianco: da Mori a Trento la neve si fa abbondante, sino a 80cm.
Da Mezzocorona invece si nota il drastico calo degli accumuli, a Bressanone cadono fiocchi sparsi ma non c’è traccia di neve al suolo, se non quella di dicembre.
A Vipiteno 2cm, al Brennero il nulla.

Intanto nevica finalmente a Torino e su gran parte del Piemonte, piove in Liguria, solo pioviggine altrove.

L’episodio si conclude ma resta il ricordo di una Milano finalmente ferma con le macchine parcheggiate abbracciate da un manto bianco simile a panna montata, con i sentierini tracciati dai portinai davanti ai condomini, con gli alberi piegati ma non spezzati dal portentoso accumulo e con quel cielo grigio-neve che fa venire brividi oggi come quando si era bambini, è la poesia della neve!

Autore : Alessio Grosso