00:00 2 Aprile 2003

Come si sta comportando il fronte freddo?

Vediamo se la perturbazione sta seguendo il percorso che avevamo tracciato ieri sulla carta.

Ormai l’aria fredda è alle porte dell’Italia e sta per sfociare dalla Valle del Rodano; alle alte quote l’intero sistema è spinto da un intenso ramo della corrente a getto polare disposto da nord a sud, che fra la serata odierna e la giornata di domani è previsto transitare fra i Pirenei ed il Golfo del Leone, agevolando l’approfondimento repentino della depressione che ormai si è formata fra il basso Piemonte ed il Golfo Ligure.

Sembra quindi che tutto stia andando secondo programma; l’unica nota da segnalare è che rispetto alle aspettative il fronte si trova più a sud di circa 50-100 km, ma come potete ben capire questo non porta cambiamenti sostanziali nella previsione, se non per un leggero anticipo (un’ora o due) delle precipitazioni su alcune zone.

A proposito di questo è giustamente da sottolineare il fatto che la copertura nuvolosa che sta interessando gran parte del nord, la Toscana e la Corsica sia costituita da nubi stratificate molto ben organizzate ed in fase di ulteriore consolidamento; le piogge che si verificheranno entro la mattinata quindi saranno probabilmente tutte di debole o moderata intensità, ma piuttosto continue.

Con l’ingresso dell’aria fredda sul Mediterraneo nel pomeriggio odierno invece cominceranno a formarsi anche nubi cumuliformi consistenti, con il rischio di temporali specialmente sulle coste tirreniche e sulla Sardegna.

Intanto il vento di Libeccio sta rinforzando su tutta la Liguria, la Sardegna settentrionale ed i crinali dell’Appennino Toscano; altrove invece per adesso le correnti sono piuttosto blande, ma è prevedibile che entro poche ore lo Scirocco comincerà a soffiare piuttosto intensamente su gran parte dell’Adriatico.

Si prepara quindi una fase di tempo perturbato per larga parte delle regioni; la porzione di territorio che probabilmente vedrà la minore quantità di precipitazioni è quella che riguarda gran parte del Piemonte (data la particolare disposizione delle correnti a tutte le quote), mentre le regioni che subiranno il maggior accumulo in termini di pioggia durante tutta la fase perturbata saranno ancora una volta quelle che si affacciano sul basso Adriatico.
Autore : Lorenzo Catania