00:00 15 Marzo 2018

COLPO di CODA invernale: ecco il cammino dell’aria FREDDA sull’Europa e poi sull’Italia

L'aria fredda colpirà dapprima alcune nazioni del nord e del centro Europa, prima di tuffarsi attenuata nel cuore del Mediterraneo, con risvolti ancora da verificare.

Domenica 18 marzo l’arrivo di una figura depressionaria di origine atlantica nel Mediterraneo andrà a richiamare aria molto fredda dall’est europeo che, con moto retrogrado, raggiungerà diverse nazioni dell’Europa centrale, ma inizialmente anche il Regno Unito, portando venti forti e rovesci di neve.

La presenza della circolazione depressionaria in sede mediterranea, fungerà da esca per parte di questa aria fredda, che si tufferà dalla Francia verso Corsica e Sardegna e contemporaneamente aggirerà le Alpi dalla porta della Bora, sfondando così sul nostro Paese nel corso di lunedì e poi ancora sino a martedì.

Un nocciolo freddo in quota raggiungerà dunque il Tirreno centrale nel corso di lunedì, esaltando la circolazione depressionaria al suolo e favorendo temporali anche di tipo nevoso, specie lungo la dorsale appenninica, ma localmente anche a quote di pianura, pur con temperature al suolo di alcuni gradi al di sopra dello zero (più spesso cadrà grandine o gragnuola).

Nel contempo anche al nord seguiterà ad affluire aria fredda dalla porta della Bora, che potrà comportare brevi nevicate o rovesci nevosi, specie nella notte su martedì e sul settore occidentale e l’Emilia.

Il vortice depressionario si muoverà poi verso meridione nel corso di martedì e lì vi insisterà sino a giovedì 22, ricevendo ulteriori contributi freddi, segnatamente da nord-est questa volta.

Per questo motivo altro freddo arriverà sul settentrione e lungo l’Adriatico, rinnovando il rischio di nevicate a quote molto basse su tutta la dorsale appenninica del medio Adriatico, sul basso Lazio, la Campania, il Molise e infine su Lucania, Puglia e Calabria.

Per tutti i dettagli seguite comunque gli aggiornamenti!

NOTA BENE: quando una massa d’aria anche molto fredda durante una stagione intermedia non arriva direttamente nel cuore del Mediterraneo, ma attraversa prima diversi altri territori, è facile che finisca per riscaldarsi, soprattutto scendendo di latitudine, pertanto sarà abbastanza normale assisterne ad un ridimensionamento di portata da parte dei modelli avvicinandosi all’evento. Al momento però ci limitiamo a seguire ciò che esprime il modello. 

ATTENDIBILITA’: per tutte le considerazioni espresse l’attendibilità dell’ingresso dell’aria fredda rimane comunque alta, ma sulla sua intensità restano dubbi e sui risvolti nevosi seguite gli articoli appositi.
 

Autore : Alessio Grosso