00:00 21 Gennaio 2008

Brusca frenata del vortice polare a fine mese: a quel punto si giocheranno le sorti dell’inverno

Cosa accadrà alla fine del mese e all'inizio di febbraio?

Un vortice polare così in forma, così raggomitolato su sè stesso e dinamico non l’avevamo quasi mai visto. Questa trottola impazzita probabilmente comincerà a rallentare a fine mese e dai primi di febbraio sarò lecito attendersi maggiori ondulazioni nel flusso delle correnti atlantiche che porteranno saccature pronunciate in discesa verso il Mediterraneo, speriamo foriere non solo di pioggia ma anche di un po’ di freddo e neve.

Rispetto a gennaio in febbraio giunge anche dall’oceano a tratti aria più fredda rispetto a quella presente sul Continente, questo perchè il sole si alza sull’orizzonte e comincia a scaldare i continenti proprio a partire dalla regione mediterranea.

Cominciano dunque a verificarsi contrasti che generano nubi a sviluppo verticale: prende insomma nuovamente avvio la stagione dei rovesci nevosi che termina a primavera inoltrata.

Ci sono poi da valutare le conseguenze dell’annunciato strat-warming in sede polare, anche se è difficile ipotizzare riflessi sul Vecchio Continente almeno sino alla metà di febbraio.

Rispetto invece all’indice NAO (north atlantic oscillation), che segue comunque i capricci dell’AO, c’è da segnalare un valore neutro che fa ben sperare. L’anticiclone insomma non sembra destinato a rimanere in sella allo stivale italico per molto tempo, anche se vivrà il suo massimo momento di gloria intorno al fine settimana.

In più ci sono gli effetti della Nina che sembrano aver ingrassato ancora di più il nostro vecchio amico anticiclone subtropicale.
Autore : Alessio Grosso