00:00 13 Febbraio 2018

Meteo a 15 giorni: verso la fase più CRUDA di questo inverno…

Si delinea una situazione tutta da seguire nella terza decade di febbraio, vediamone i punti salienti.

Il grafico a lato rappresenta la temperatura all’altezza isobarica di 30hpa sulla verticale del Polo Nord.

L’aumento termico in essere supererà i 40°…un valore raramente riscontrabile in passato, superiore addirittura al riscaldamento stratosferico che generò gli eventi freddi del gennaio 1985.

La formazione di un vasto anticiclone sul polo manderà in frantumi il vortice polare troposferico; in altre parole, tutto il freddo incapsulato un questa enorme "giostra" verrà sparato verso l’esterno come se si trattasse di una vera e propria "deflagrazione".

Un lobo del vortice polare medesimo inizierà ad agire sull’Europa indicativamente attorno al giorno 20 febbraio…o non appena gli effetti di questo sconquasso stratosferico si trasmetteranno in troposfera.

Quali le conseguenze per la nostra Penisola e l’Europa? Le vediamo raffigurate nella media degli scenari del modello americano valida per mercoledi 21 febbraio.

Notate la posizione dell’alta pressione completamente sbilanciata a nord-ovest, ma osservate soprattutto l’aria fredda collegata al lobo gelido sopra menzionato che inizierà a scorrere sull’Europa centrale e l’Italia (quantomeno sulle regioni centro-settentrionali) con moto antizonale, ovvero da est verso ovest.

L’evento in se pare molto probabile; l’incertezza riguarda la reale traiettoria che seguirà l’aria gelida; se l’afflusso gelido scorresse troppo a nord (interessando i Paesi oltralpe) l’Italia verrebbe interessata da condizioni di pesante maltempo, ma accompagnate da temperature non gelide, ma comunque sufficienti a far cadere la neve in pianura quantomeno al nord (terza mappa).

 

 

Qualora la traiettoria del lobo gelido fosse leggermente più bassa, anche l’Italia sperimenterebbe un’ondata di gelo cruda e di lunga durata, che avrebbe sicuramente ripercussioni sull’ormai incipiente primavera.

Che prevalga la prima o la seconda ipotesi, la situazione che si verrà a creare sul vecchio continente ha pochi precedenti nel corso dell’ultima storia recente. Non ci resta che aspettare e vedere come si assesteranno le emissioni modellistiche nei prossimi giorni perchè questa volta possiamo liberamente dirlo : "Qualcosa di grosso bolle in pentola"

 

 

Autore : Paolo Bonino