00:00 21 Settembre 2017

Meteo a 15 giorni: buone CONFERME per l’arrivo delle PIOGGE AUTUNNALI sull’Italia

Piogge autunnali nei primi giorni di ottobre? Il modello americano lancia segnali confortanti...

La fase instabile che interesserà quasi tutta l’Italia nella prima parte della settimana prossima, porterà rovesci talora intensi, ma disorganizzati nel tempo e nello spazio.

Un valido palliativo per tentare un recupero almeno parziale del deficit idrico che su alcune regioni è ancora molto elevato.

Tra giovedì 28 e sabato 30 settembre l’azione instabile verrà confinata alle regioni meridionali (dove saranno possibili fenomeni anche di una certa intensità), mentre un temporaneo cuneo alto pressorio riporterà il bel tempo (e forse anche un leggero caldo) al nord e su buona parte del centro, Sardegna compresa.

Gli occhi degli appassionati, ma soprattutto i desideri di chi aspetta le vere piogge autunnali dopo un’estate disastrosa da questo punto di vista, sono riposti ai primi giorni di ottobre.

Seppure con normali oscillazioni, anche l’ultima corsa del modello americano mostra la volontà delle correnti perturbate atlantiche di fare il loro ingresso sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo nei primi giorni del nuovo mese.

La prima mappa valida per domenica 1 ottobre mostra i tentacoli della depressione d’Islanda entrare nel Mediterraneo stante il contingente di ritiro dell’alta pressione verso lidi più meridionali.

La forzata delle correnti perturbate atlantiche ai danni di un’alta pressione non più in grado di ergersi a baluardo di esse, è ben visibile anche nella media degli scenari contemplati dal modello americano (seconda mappa).

In altre parole, anche in questa corsa è presente una certa concordanza tra i singoli cluster (compreso in parte anche il run ufficiale) con la media dei rispettivi scenari nel vedere un inizio ottobre perturbato sulla nostra Penisola ad iniziare dalle regioni settentrionali.

Probabilità di riuscita dello sfondamento atlantico (e quindi dell’avvio dell’autunno classico)? Attorno al 40-45%; nei prossimi giorni vedremo se aumentare o diminuire questa percentuale sulla base delle prossime emissioni dei modelli.

Autore : Paolo Bonino