00:00 25 Gennaio 2013

LUNGO TERMINE: variabilità atlantica in un contesto solo relativamente freddo

Correnti occidentali alla riscossa sul nostro Continente, più o meno penetranti a seconda dei casi. Veloci sistemi frontali si alterneranno a periodi piu soleggiati, in un contesto non molto freddo.

Cambio della guardia del tempo in Italia, ad iniziare da metà della settimana prossima. In buona sostanza, se ne andranno le correnti relativamente fredde ed instabili dal nord Atlantico, mentre subentrerà un flusso di aria umida oceanica, capeggiato da due zone bariche ben distinte.

Un complesso sistema depressionario riguarderà i settori centro-settentrionali dell’Europa. Qui il tempo sarà veramente inclemente a fasi alterne, con frequenti tempeste accompagnate da vento e pioggia.

Più a sud, tra le basse latitudini dell’Atlantico e il nord Africa, avremo invece il regno delle calme, con anticicloni miti e fenomenologia quasi assente.

L’Italia si troverà nel mezzo e verrà interessata da entrambe le circolazioni, che promuoveranno comunque un tempo non particolarmente freddo, complessivamente variabile e moderatamente ventoso.

Pioverà molto? Beh, se ci fidiamo ciecamente delle analisi a lungo termine oggi disponibili, sembra di no. I fronti perturbati, difatti, avranno scarsa penetrazione e saranno in grado di influenzare solo parte delle regioni centro-settentrionali, ma con fenomeni fugaci.

La cartina che abbiamo preparato a puro scopo didattico, si riferisce alla giornata di venerdì 1 febbraio. Vi invitiamo ancora una volta a non prendere come oro colato la posizione dei centri di alta e di bassa pressione, ma di osservare solo l’inquadramento generale.

Ecco il regno delle depressioni più a nord e la spalla anticiclonica che dal vicino Atlantico si allungherà verso le basse latitudini del Mediterraneo, distorcendo in parte il flusso da ovest sul Bel Paese.

E’ una situazione che indubbiamente non promette freddo per la nostra Penisola ( o al massimo ne promette poco). Questa condizione potrebbe andare avanti per quasi tutta la prima settimana di febbraio, poi vedremo se la "corda tesa" delle correnti occidentali avrà di nuovo voglia di ondulare e di riportare l’inverno in Italia.

Autore : Paolo Bonino