00:00 20 Settembre 2006

Mediterraneo ed Atlantico a confronto!

Circa 20° la temperatura delle acque che bagnano le coste atlantiche francesi. Il Mediterraneo invece presenta punte di 27° sui settori più meridionali.

Le temperature superficiali degli specchi d’acqua che circondano una determinata zona hanno sempre una notevole importanza per stabilire l’intensità e la durata dei fenomeni atmosferici.

Il calore è energia e l’energia si converte, ma non si dissipa. Di conseguenza, se intervengono forze esterne, tutto il calore del mare (che è energia termica) può essere convertito in energia meccanica ed elettrica, alla base di fenomeni temporaleschi anche intensi.

Al momento, il bacino del Mediterraneo risulta abbastanza caldo. L’estate è appena passata ed il sole ha ancora modo di farsi sentire, scaldando l’atmosfera in modo abbastanza efficace.

L’autunno, esattamente come la primavera, è una stagione di transizione. Capita spesso che masse d’aria piuttosto fredde provenienti dalle alte latitudini irrompano nel Mare Nostrum in questo periodo. E’ palese, quindi, che il contrasto con la superficie marina piuttosto calda generi fenomeni anche intensi, i fenomeni classici dell’autunno.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio come si diparte la temperatura sul Mediterraneo in questo periodo. Il valore più basso ( 22°) lo si riscontra ad ovest della Corsica. Il Tirreno, il Mar Ligure e tutto l’Adriatico è sui 23° circa.
Più a sud i valori salgono, con circa 25° sullo Ionio e nel dintorni della Sicilia. 27° addirittura al largo della Tunisia.

Se analizziamo per controaltare le temperature di superficie del vicino Atlantico, esse sono naturalmente più basse, ma in qualche caso superiori a 20°.

21° si registrano difatti nei pressi di Bordeaux e al largo della Galizia. 17-18° invece in prossimità della Bretagna. La Manica è a circa 19°, mentre sulle coste orientali della Scozia non si superano i 15°. Rispetto agli anni precedenti, il vicino Atlantico risulta mediamente più caldo. Tutto ciò potrebbe voler dire una maggiore influenza di esso nelle fasi meteorologiche europee (in parole povere, un maggior numero di perturbazioni rispetto agli anni scorsi). Staremo a vedere!
Autore : Paolo Bonino