00:00 22 Agosto 2016

Il “gioco” delle correnti: a chi tutto…e a chi niente!

In Italia i previsori, oltre a "lottare" contro le nubi e le piogge, spesso sono costretti a valutare con precisione la direzione del vento. Una sua piccola oscillazione potrebbe negare la pioggia ad una regione e concederla su un'altra!

Italia, nazione complicata dal punto di vista meteo. Anzi, molto complicata! I rilievi, le coste, il mare…tutte variabili che regolano in modo quasi esclusivo l’evolversi delle situazioni meteo sulla nostra Penisola.

Se l’Italia fosse una vasta pianura senza nemmeno una montagna non ci sarebbero grossi problemi: le perturbazioni passerebbero senza "distorsioni" ed il tempo sarebbe scandito dalle singole "onde" atmosferiche, senza complicazioni in loco.

Purtroppo (per gli addetti ai lavori) le cose non stanno così. La Penisola italiana ha una serie di microclimi che la rendono poliedrica da questo punto di vista. In alcuni casi le precipitazioni si attivano sul posto, senza provenire da nessuna parte e risultano frutto esclusivo di ciclogenesi locali indotte dall’orografia.

Proprio l’orografia, o meglio l’impatto delle correnti sui contrafforti montuosi, hanno importanza fondamentale per capire quali zone saranno interessate dal maltempo e quali invece si ritroveranno sotto un cielo alto, senza precipitazioni.

Stau e foehn, due fenomeni correlati tra di loro, ma con effetti DIAMETRALMENTE OPPOSTI! Se una corrente colpisce una catena montuosa, sul lato sopravvento si avrà ammassamento di umidità, con forti piogge (STAU). Sul lato sottovento, invece, la stessa corrente si presenterà secca, con cielo sereno e temperature miti (FOEHN).Tutto a distanza di pochi chilometri!

Fatte queste doverose premesse, analizziamo ora quali conseguenze si hanno in occasione dell’impatto delle varie correnti sui rilievi della nostra Penisola.

CORRENTI DA NORD: le zone dell’Italia maggiormente battute da questo tipo di correnti sono il medio-basso versante adriatico, la Puglia, il Molise, la Basilicata e il nord della Sicilia. Su queste zone tali correnti portano precipitazioni.

CORRENTI DA NORD OVEST: interessate la Val d’Aosta, il Trentino Alto Adige ( specie in estate), il medio-basso Tirreno, il nord della Sicilia e il nord ovest della Sardegna.

CORRENTI DA OVEST: interessata la Toscana in primis, con forti piogge. La variante W-SW estende i fenomeni anche al levante Ligure (da Portofino verso est) ed in parte al Golfo di Trieste. La variante W-NW invece concentra i fenomeni sul Lazio, Umbria, Campania e bassa Toscana.

CORRENTI DA SUD OVEST: interessata la Liguria centro-orientale, l’alta Lombardia, l’Ossola, il Trentino e la Carnia. Qui si hanno i massimi effetti con questo tipo di correnti. Buone le piogge anche sull’alta Toscana, più scarse sul resto del Tirreno.

CORRENTI DA SUD: interessate con forti piogge la Liguria centro-occidentale, la Lombardia, l’alto Piemonte, il Canton Ticino, la zona Laghi e le Orobie. La variante S-SW concentra piogge molto forti su Genovesato, alta Lombardia e Canton Ticino, mentre il S-SE su Savonese, Alessandrino, Torinese e Canavese. Anche la Calabria ionica e la Sicilia meridionale possono avere grossi accumuli di pioggia con queste correnti.

CORRENTI DA SUD EST: interessate la bassa Val d’Aosta, Alpi Cozie, Cuneese, Torinese, Liguria occidentale, Sardegna sud orientale, Ionio e Catanese. In determinate occasioni (quando tali correnti scorrono sull’Adriatico in seno ad una depressione sul Ligure) vi sono piogge intense anche sul Veneto, la Romagna e le Marche.

CORRENTI DA EST: interessato tutto il Piemonte, con piogge intense nel Cuneese. Anche tutta la Pianura Padana ha buone piogge, oltre ai versanti padani dell’Appennino Ligure. Piogge e neve su Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Catanese e Sardegna orientale.

CORRENTI DA NORD EST: interessata la Romagna, il basso Piemonte, versante padano dell’Appennino Ligure, le Marche, l’Abruzzo, il Molise, la Puglia e la Basilicata. La variante N-NE esclude fenomeni al nord e li concentra da Rimini verso sud lungo l’Adriatico, con forti nevicate su Abruzzo e Molise.

Come vedete, ogni volta che un previsore si accinge a fare una previsione per l’Italia deve tenere conto di tutti questi fattori! Non è facile, ve lo confessiamo…

Autore : Paolo Bonino