00:00 22 Novembre 2013

Sul filo dei -30°C: in gran forma il serbatoio freddo d’Europa

La Siberia centro-orientale interessata direttamente da un lobo del vortice polare con temperature da brivido che si spingono fino ai confini della Cina.

 Al di là degli Urali l’inverno ha già scoccato la prima freccia: gran parte della Russia fa registrare temperature prossime o al di sotto dello zero (i valori sono comunque nella norma del periodo), ma è tra le New Siberian Islands e le regioni centro-orientali della Siberia, si battono davvero i denti. Una lingua di aria gelida, portata nientemeno che da un lobo del vortice polare, ha fatto crollare la colonnina di mercurio fino a -30°C, valore che spetta alla località di Tiksi.

Il grande freddo ha fatto sua anche la Mongolia (qui valori fino a -10°C) e si è spinto fino ai confini settentrionali della Cina.

Notevole dunque il potenziale raffreddamento in atto nel bel mezzo del serbatoio di freddo invernale euro-asiatico. Un freddo che, a lungo andare, potrebbe interessare anche noi, magari proprio nel cuore dell’inverno.

l vortice polare, nella sua classica forma elittica, ha però un secondo lobo, quest’ultimo puntato sul nord America.

Anche al di là dell’oceano la colonnina di mercurio non scherza: valori compresi tra -25 e -28°C sono stati registrati nelle Queen Elizabeth Islands, anch’esse poste all’interno del Circolo Polare Artico, in territorio canadese. Valori da far impallidire i -13°C dell’Alaska e i -8°C della Norvegia settentrionale, dove le temperature sono in linea se non lievemente superiori alla norma del periodo.

In linea con la norma l’innevamento generale dei continenti, in lieve calo dopo il boom di ottobre, quando sembravano pararsi condizioni di inverno anticipato, anche in Europa. La stagione ora progredisce dunque con gradualità e costanza, prendendosi tutto il tempo per organizzare una stagione ottimale 

Autore : Luca Angelini