Le verità nascoste sulla PIOGGIA e la siccità: quello che non ti aspetti
I dati scientifici raccontano una realtà un po' diversa da quella che viene evidenziata dai media sulla siccità che ha colpito il sud.
Sempre più spesso si sente parlare di emergenza idrica, di nubifragi, di temperature al di sopra della media. Sono fatti di questi giorni le alluvioni in Romagna, in Toscana, in Veneto, in Liguria, a cui si contrappone la siccità in regioni come la Sicilia, la Puglia, o la Basilicata. Le cronache locali parlano diffusamente di provvedimenti di razionamento idrico in vari comuni del Sud Italia.
Gli stressi problemi che fino allo scorso anno aveva avuto il Nord Ovest d’Italia, poi la Sardegna, ora il Mezzogiorno, come in questi ultimi mesi: è un fatto concreto? reale? O meglio, ammesso che sia una realtà, lo è proprio nei termini che ci propinano? La siccità è ciclica perché il tempo non potrà mai essere regolare, dispensando pioggia come succede per un irrigatore comandato da un timer.
Sollevati questi dubbi, facciamo parlare i dati, cominciando dai totali mensili di precipitazioni cumulati su alcune stazioni della Basilicata, con particolare riferimento alla pioggia caduta in prossimità degli invasi idrici della regione, che alimentano le condutture regionali di Puglia e Basilicata (Grumento, Senise, Matera). I dati sono quelli registrati dalla rete di stazioni meteorologiche private diffuse su tutto il territorio nazionale.
Stazione | Precipitazioni cumulate nel trimestre estivo (Giu – Ago) | Precipitazioni mensili di Settembre |
Aviosuperficie di Grumento – invaso del Pertusillo (Appennino lucano) | 121mm | 55mm |
Stigliano (Appennino lucano) | 161mm | 53mm |
Policoro (Costa jonica) | 48mm | 96mm |
Senise (invaso di Monte Cotugno) | 103mm | 49mm |
Matera (invaso di San Giuliano) | 328mm | 39mm |
Questi sono, invece, i dati registrati in alcune stazioni pugliesi, le prime due nel Foggiano (Casalnuovo e Roseto Valfortore) sono indicative delle piogge cadute in prossimità dell’invaso di Occhito. Notate anche quant’acqua è caduta in Settembre a Porto Cesareo e a Galatina!
Stazione | Precipitazioni cumulate nel trimestre estivo (Giu – Ago) | Precipitazioni mensili di Settembre |
Casalnuovo (invaso di Occhito) | 81mm | 35mm |
Roseto Valfortore (Appennino dauno) | 80mm | 114mm |
Bari | 55mm | 109mm |
Porto Cesareo (penisola salentina – versante jonico) | 10mm | 164mm |
Galatina (entroterra salentino) | 103mm | 180mm |
Otranto (penisola salentina – versante adriatico) | 88mm | 106mm |
Concludiamo la carrellata spostandoci all’estremo Sud, cioè in Sicilia, altra regione “assetata” d’Italia:
Stazione | Precipitazioni cumulate nel trimestre estivo (Giu – Ago) | Precipitazioni mensili di Settembre |
Palermo Punta Raisi | 12mm | 59mm |
Catania | 7mm | 15mm |
Agrigento | 11mm | 95mm |
Caltanissetta | 57mm | 135mm |
Messina | 145mm | 52mm |
Ora, premesso che il clima mediterraneo è caratterizzato da siccità estiva, specie sulle aree poste a bassa altitudine (senza per questo aver la necessità di addebitare ogni periodo arido al cambiamento climatico), non si può certo dire che le precipitazioni siano mancate, specie tra Agosto e Settembre; semmai le aree che tuttora soffrono di carenza di precipitazioni sono solo alcune aree costiere dell’isola (a Palermo e a Catania sicuramente, molto meno ad Agrigento, ma non certo a Messina o a Caltanissetta). Piuttosto, la scarsità di piogge che su molte aree durava da circa un anno è stata drasticamente ridotta dalle abbondanti precipitazioni che si sono verificate in Agosto sull’Appennino lucano e dalle tempeste equinoziali di Settembre sulla Puglia e sulle Murge, fino ai 328mm di pioggia registrati sempre in Settembre in prossimità dell’invaso di San Giuliano a Matera!
Se questo, poi, non è stato sufficiente a colmare il deficit idrico della Puglia e della Basilicata, a tal punto che gli invasi che alimentano l’acquedotto pugliese e lucano continuano ad essere ai minimi è un altro discorso. D’altra parte è risaputo che circa il 50% dell’acqua che viene immessa in rete non giunge a destinazione, ma si perde nelle falle di tubature vetuste: già questo è sufficiente per spostare altrove l’attenzione sulle reali case della mancanza d’acqua, piuttosto che sull’andamento del clima degli ultimi tempi.
L’Autunno meteorologico in corso, finora, in vaste aree del Sud Italia, è stato decisamente più piovoso dei precedenti. Al di là dei dati pluviometrici registrati, per quanto possano valere le osservazioni personali, grazie alle abbondanti piogge cadute nel mese scorso, le campagne pugliesi e lucane sono diffusamente verdi già da Settembre, quando invece, per via del clima locale, restano mediamente secche fino ad Ottobre inoltrato e nel Tarantino anche fino a Novembre.
Pertanto, prima di dar credito a ciò che viene dato in pasto all’opinione pubblica come verità inconfutabile, cerchiamo di approfondire, per farci un’idea personale, sperando che gli enti competenti possano prendere dei provvedimenti. Altrimenti, anche in futuro, bisognerà accettare il paradosso di quattro settimane fa, quando, in occasione delle tempeste equinoziali, negli stessi comuni pugliesi e lucani sui quali piogge torrenziali scaricavano cumulate diurne tra gli 80 e i 130 mm, l’acqua continuava ad essere razionata!
Prof. Pier Paolo Talamo